Buongiorno,
stamattina vorrei denunciare, ancora una volta, atteggiamenti di scarsissima professionalità da parte degli addetti incaricati all’archivio dell’ospedale dell’Annunziata. Vergognosa la mancanza di organizzazione ma, ancor di più, l’approccio col cittadino a cui dovrebbero fornire un servizio, dal cittadino stesso pagato.
Riuscire a mettersi in contatto, per poi sentirsi mettere giù la cornetta, da un uomo il quale è lì per dare indicazioni ed informazioni, perché ci si sbaglia a formulare la richiesta è mortificante. Richiamare e attendere, poi, minuti interminabili per ottenere informazioni semplici – che tramite terminale si dovrebbero ottenere in pochi secondi, ascoltando in sottofondo le chiacchiere e i litigi in dialetto cosentino fra gli stessi addetti, i quali si distraggono finendo per non capire e richiedere più volte i motivi della richiesta del cittadino al cittadino, che inesorabilmente aspetta e continua a pagare il servizio telefonico – lo trovo obbrobrioso.
In tutto questo oggi non ho ancora ciò che è mio diritto avere, nonostante sia stata fatta richiesta della mia cartella clinica in settembre, compilata con una di questi addetti e dopo aver pagato la quota per riceverla a casa. Passati 40 giorni di attesa mio marito si recò in archivio a chiedere spiegazioni. Risposero che la richiesta non era idonea e venne quindi rifatta sempre in presenza degli addetti, questo nei primi giorni di novembre. Siamo a fine gennaio e la cartella è ancora in archivio.
La superficialità, l’incompetenza ma soprattutto la maleducazione rende indispensabile un provvedimento verso questi personaggi. In un tempo in cui molta gente resta a casa con il desiderio di far bene un mestiere, a questi altri palesemente e indiscutibilmente insoddisfatti del ruolo che rivestono, è inaccettabile che venga data loro continuità e opportunità che non rispettano. Inaccettabile!
Lia Serra