Lettere a Iacchite’: “Ospedale dell’Annunziata, l’arroganza degli addetti all’archivio”

Foto di Fabrizio Liuzzi

Buongiorno,

stamattina vorrei denunciare, ancora una volta, atteggiamenti di scarsissima professionalità da parte degli addetti incaricati all’archivio dell’ospedale dell’Annunziata. Vergognosa la mancanza di organizzazione ma, ancor di più, l’approccio col cittadino a cui dovrebbero fornire un servizio, dal cittadino stesso pagato.

Riuscire a mettersi in contatto, per poi sentirsi mettere giù la cornetta, da un uomo il quale è lì per dare indicazioni ed informazioni, perché ci si sbaglia a formulare la richiesta è mortificante. Richiamare e attendere, poi, minuti interminabili per ottenere informazioni semplici – che tramite terminale si dovrebbero ottenere in pochi secondi, ascoltando in sottofondo le chiacchiere e i litigi in dialetto cosentino fra gli stessi addetti, i quali si distraggono finendo per non capire e richiedere più volte i motivi della richiesta del cittadino al cittadino, che inesorabilmente aspetta e continua a pagare il servizio telefonico – lo trovo obbrobrioso.

In tutto questo oggi non ho ancora ciò che è mio diritto avere, nonostante sia stata fatta richiesta della mia cartella clinica in settembre, compilata con una di questi addetti e dopo aver pagato la quota per riceverla a casa. Passati 40 giorni di attesa mio marito si recò in archivio a chiedere spiegazioni. Risposero che la richiesta non era idonea e venne quindi rifatta sempre in presenza degli addetti, questo nei primi giorni di novembre. Siamo a fine gennaio e la cartella è ancora in archivio.

La superficialità, l’incompetenza ma soprattutto la maleducazione rende indispensabile un provvedimento verso questi personaggi. In un tempo in cui molta gente resta a casa con il desiderio di far bene un mestiere, a questi altri palesemente e indiscutibilmente insoddisfatti del ruolo che rivestono, è inaccettabile che venga data loro continuità e opportunità che non rispettano. Inaccettabile!

Lia Serra