Lettere a Iacchite’: “Paola, un mare di scheletri e l’oasi Cinquestelle”

Carmelo Meo

PAOLA al VOTO
5 candidati sindaco; 17 LISTE: una MAREA di amici e parenti… TUTTI CANDIDATI

Limardi e la senatrice Ganeri con la loro clacque ed i loro “scheletri vaganti”, non si comprende bene perché stipati nella piccola piazza e non nella piazza grande di Paola.
Un elenco interminabile di buoni propositi che sembrano ripercorrere le buone azioni tanto di moda solo in campagna elettorale, per il resto davvero poca roba.

Ferrari scatenatissimo è un fiume in piena: dissesto, non dissesto, Tonino Pizzini il traditore che vuole la montagna, ha qualcosa contro tutti mentre si autoelogia “per le sue innumerevoli gesta” da grande salvatore della città.

Meo l’unico molto tranquillo, presenta alla città 3 assessori della futuribile squadra di governo: Luigia Leone (lavori pubblici), Francesco Eboli (politiche sociali), Guglielmo Minervino (sviluppo del territorio).
Sul palco si alternano Meo, Minervino ed Eboli, grande partecipazione, si parla di futuro, di idee e del progetto “collaudato” del MoVimento 5 STELLE:
“Basta fare esperimenti sulla pelle dei cittadini”: Mero è categorico, trasparenza della macchina amministrativa, condivisione di qualsiasi iniziativa con i cittadini ma soprattutto onestà’.

Falbo, circondato da tanti volti molto discutibili sotto tutti i punti di vista e garantito dalla “sua massoneria” (infiltrazioni e deviazioni sono un pericolo più che reale), urla quasi a guisa di cinghiale ferito, è stato offeso da Perrotta ed ha tutte le sue “attenzioni” solo per il suo rivale per tutta la durata del comizio.

Perrotta, anche qui tifo assoldato da stadio, per uno contro tutti. Non si risparmia, anche lui urla la sua rabbia e la sua vendetta contro tutto e tutti, davvero squallido e desolante.

Lettera firmata