“Siamo subissati”, dichiara Raffaele Cantone. In questo caso il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione si riferisce alle tante segnalazioni che gli arrivano. Segnalazioni di illegalità a volontà perpetrate nei concorsi universitari specie all’Università della Calabria.
Nulla di nuovo per la Nuova Favelas governata da San Gino Crisci con l’appoggio di noti personaggi come l’amante del lusso e dell’omertà Luigino Filice o il famosissimo direttore del dipartimento di economia aziendale e giurisprudenza Franco Rubino. Proprio lui, Rubino, uno dei grandi elettori del rettore Crisci. Soltanto poco tempo fa era passato all’opposizione insieme a Raffaele Perrelli, Paolo Veltri e all’ex prorettore Guerino D’Ignazio (marito esemplare della Carmensita che continua a comandare scelleratamente il centro linguistico di ateneo). C’era anche lui tra i promotori della “controassemblea” che lo scorso dicembre ha approvato una mozione in cui si chiedevano le dimissioni di San Gino. Oggi tutto è cambiato.
L’Università della Calabria continua a dare il meglio della corruzione e dell’ illegalità, basti pensare alle magagne della responsabile dei pagamenti al primo piano del 25B che dopo aver fatto silurare e denigrare l’ex economo, continua a chiudersi nel suo ufficio, seduta sul divanetto bianco a decidere quale ditta contattare (anche parenti del marito… o noti ristoratori). Un ateneo dove regna la falsità in cui San Gino non ha capito che le serpi vere le ha nel petto a partire dai suoi prorettori …
Lettera firmata