Sanità incatenata, la Lorenzin ad Oliverio: ‘cca nisciuno è fesso

Se non fosse che di mezzo c’è la sanità pubblica e la salute dei calabresi, verrebbe da dire che tutto quello che sta subendo Oliverio dal governo, e non solo, se lo merita tutto. Per quanto ciucciu e presuntuoso è.

Il governo continua a prenderlo a pesci in faccia e lui non capendo che tutto ciò danneggia solo i calabresi, imperterrito insiste a reclamare la poltrona della sanità in Calabria. E lo fa nel peggiore modo possibile, e senza un briciolo di dignità: prima ha provato a leccare a Renzi, poi a Minniti, poi, capendo che le leccate non servivano, è passato alle finte minacce. Mi incateno di qua e di là. Ora ha capito anche che le sue finte minacce non impressionano nessuno, ed è ritornato a strisciare ai piedi della Lorenzin. La quale ha chiuso, a Palla Palla, ogni possibilità di “investitura” a commissario della sanità in Calabria. Ma lui niente, non si arrende, e prova a rilanciare con un nuovo incatenamento, ma nessuno lo prende più sul serio, ammesso che qualcuno lo abbia mai fatto.

Eppure la Lorenzin è stata chiara: “se non fosse Oliverio il presidente della Regione Calabria, che al pari del commissario Scura, nominato dai suoi amici di partito, ha fatto più danni che altro, forse una possibilità di far uscire la Calabria dal commissariamento ci sarebbe stata. Ma qui siamo di fronte a soggetti incapaci, in tutti i sensi, e lo dimostra il dossier che vi ho portato su Oliverio, che vorrebbero utilizzare la macchina sanità, nell’imminente campagna elettorale, per “comprarsi” un po’ di voti. E se proprio la sanità deve essere utilizzata per questo, se permetti, la utilizzo per me che in questo momento ho bisogno di voti come l’ossigeno. Olivè ‘cca niscunu è fesso.

Non ce ne sarebbe bisogno, perché le “allusioni” le hanno capite tutti, compreso Palla Palla, ma lo diciamo lo stesso che questa è la traduzione del sotteso del discorso della Lorenzin su Oliverio e sul commissariamento della sanità in in Calabria. Giusto per chi vuole continuare a fare l’indiano.

Hai capito Palla Pà! Come te lo devono dire che non sarai mai commissario alla sanità in Calabria, in giapponese, in aramaico, in svedese? Vuoi fare la guerra sul serio perché non è vero che in questa battaglia sei mosso da interessi personali e privati? Lo devi dimostrare! Come? Sputtanando, così come fanno con te, tutti gli intrallazzi, di cui sei a conoscenza, che il governo ha posto in essere ai danni della Calabria, in questi anni di tua presidenza. Fatti non chiacchiere! Ma questo non puoi farlo perché i tuoi scheletri nell’armadio sono tanti, e lo sberleffo del ministro Calenda nei tuoi confronti è la prova che sei sotto di loro. Se solo provi ad uscire fuori dal seminato ti distruggono. Perchè sei ricattabile. E ti starebbe bene. E da vigliacco quale sei, sono sicuro che una azione così coraggiosa e trasparente, non la farai mai. Perciò ricogliati ara casa ca forsi, per questa volta, ci fa cchiù bella figura.

GdD