Liguria, nella casa dell’ex presidente del Genoa Spinelli trovati 220 mila euro in contanti

La guardia di finanza ha sequestrato 220 mila euro in contanti e valuta estera all’imprenditore Aldo Spinelli nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari per corruzione il presidente della regione Liguria Giovanni Toti. La somma, tenuta in cassaforte, è una parte dei 570 mila euro del sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni. L’inchiesta che accusa il governatore di aver svenduto «la propria funzione e i propri poteri» prevede anche un filone di corruzione elettorale aggravato proprio dalla finalità mafiosa in cui è coinvolto il suo capo gabinetto Matteo Cozzani. Mentre l’intreccio descritto dalla procura riguarda anche due supermercati Esselunga in regione e un appalto su una spiaggia libera che diventa privata per le necessità degli imprenditori locali.

Gli interrogatori di garanzia

Il giudice ha disposto il sequestro anche nei confronti dell’allora presidente dell’autorità portuale Paolo Signorini e del figlio di Spinelli, Roberto. Secondo il gip «sarebbero il profitto dei reati di corruzione contestati». Inoltre a casa di Aldo Spinelli sono stati trovati due fucili ad aria compressa, su cui bisognerà valutare la potenzialità, e tre da caccia. Le armi, una eredità della suocera, erano state denunciate dalla signora fino al 2015. L’imprenditore però non ha rinnovato la segnalazione in Questura e pertanto, in un fascicolo a parte, risponde di omessa denuncia. Il gip ha fissato intanto per venerdì l’interrogatorio del governatore della Liguria. L’imprenditore della logistica Spinelli e il capo di gabinetto di Toti Matteo Cozzani verranno invece interrogati sabato.