Liguria. Toti interrogato per 4 ore. La gip: «Rischio che reiteri corruzioni nelle prossime elezioni»

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è uscito dopo quattro ore trascorse all’interno della caserma del comando provinciale della Guardia di finanza di Genova in lungomare Canepa dopo gli atti di rito che fanno seguito all’indagine per corruzione che lo vede agli arresti domiciliari, come stabilito dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Genova che ha riguardato altri nove soggetti a vario titolo indagati. Toti a bordo di un’auto nera ha lasciato il comando provinciale in direzione con ogni probabilità di Amelia, nello Spezzino, dove è residente.

«Rischio che Toti reiteri corruzioni nelle prossime elezioni»

Gli arresti domiciliari per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sono motivati dal «pericolo attuale e concreto che l’indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte correttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri». È quanto scrive la giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni del Tribunale di Genova, nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto ai domiciliari per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Per il magistrato, dalle condotte del governatore «traspare un’evidente sistematicità del meccanismo corruttivo».