Longobucco contro gli incendi, Tansi: “Calabria Verde? Dilettanti allo sbaraglio”

UNA DUE GIORNI A LONGOBUCCO PER PARLARE DI INCENDI

Longobucco, 29 dicembre – Una due giorni per approfondire cosa è successo questa estate con una serie di incendi che hanno distrutto anche le montagne della Sila e per analizzare cosa cambierà con la legge numero 269/10 che riorganizza il sistema regionale di antincendio boschivo e voluta dal consigliere regionale Domenico Bevacqua. L’iniziativa dal titolo “Previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, cosa è stato fatto e cos’altro si può fare per fermare il business degli incendi” è stata promossa dall’associazione longobucchese “Spegniamo il fuoco, accendiamo il futuro” e si è svolta mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre al Museo dell’artigianato e della difesa del suolo a Longobucco.

A tenere banco sono stati Carlo Tansi, responsabile regionale della Protezione civile Calabria, che ha aperto la due giorni insieme al capitano dei carabinieri forestali Angelo Roseti. Tansi ha usato parole forti nei confronti di Calabria Verde definendola: “un carrozzone politico con dilettanti allo sbaraglio a coordinare le operazioni di spegnimento”, ribadendo che: “Il piano anti incendio boschivo (Aib), previsto dalla legge numero 269/10, deve essere applicato subito con la pulizia del sottobosco e la costruzione delle vie taglia fuoco”.

Durante la discussione, inoltre, è emersa la necessità di incrementare il numero di operai dell’azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna che costituiscono le squadre da terra “che sono gli unici in grado di spegnere tempestivamente gli incendi – è stato sottolineato dal capitano Roseti –, specie nel territorio di Longobucco, dove la grande distanza dai punti di approvvigionamento idrico, rende molto inefficace l’azione dei mezzi aerei”. Il capitano ha anche evidenziato come siano importanti le segnalazioni dei cittadini “vista anche la difficoltà ad individuare gli incendiari. Vi invito anche a contattarmi personalmente”.

Durante la prima giornata, infine, l’ingegnere Remo Garropoli del Comitato stop incendi Calabria ha presentato l’app sviluppata per mettere a disposizione di tutti i cittadini i dati relativi agli incendi boschivi dal 2000 ad oggi.

Roberto Russo del Csi ha evidenziato, durante la seconda giornata dei lavori, le disparità di trattamento da parte della stampa nazionale che: “ha largamente parlato degli incendi in Abruzzo e quasi completamente ignorato la ben più grande devastazione avvenuta in Calabria”, mentre l’altro componente del Comitato stop incendi Calabria, Armando Mangone, autore della petizione online su Change.org contro gli incendi che ha raccolto più di dodicimila firme, ha parlato delle criticità rispetto alla legge 269/10 voluta da Bevacqua.

“La legge senza copertura finanziaria al piano anti incendi boschivi per gli anni 2018 e 2019, come più volte ha sottolineato l’economista Matteo Olivieri, e norme non sufficientemente stringenti per i Comuni a redigere il catasto degli incendi, ben poco potrà fare”.

Intervento conclusivo e costruttivo da parte del sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, che ha parlato delle difficoltà economiche che rendono difficile la relazione del catasto degli incendi (Longobucco lo sta aggiornando): “Un tempo a carico del Corpo forestale dello stato e ora a spese delle amministrazioni comunali. Ma la mancanza di risorse economiche rende impossibile qualunque tipo di organizzazione di squadre di avvistamento degli incendi che nel nostro territorio comunale potrebbero fare la differenza”.

Accolta positivamente da Pirillo, la proposta del rappresentante longobucchese del Cai (Comitato alpino italiano) Domenico Flotta sull’impiego di volontari del Cai a vigilare nei punti strategici delle montagne longobucchesi. Il sindaco Giovanni Pirillo ha dimostrato, infine, apprezzamento nei confronti delle associazioni: “Il 10 gennaio incontrerò i sindaci degli altri Comuni colpiti dagli incendi, datemi una lista delle vostre proposte ed io la discuterò con loro”.

“Sentinelle nei punti strategici per fare da deterrente e segnalare tempestivamente gli incendi, riorganizzazione degli operai di Calabria Verde in modo da avere un maggior numero di persone nelle squadre pronte ad intervenire da terra in estate in caso di necessità e a costruire le vie taglia fuoco durante il resto dell’anno – sono queste le proposte di Vincenzo Romano, presidente dell’associazione ‘Spegniamo il fuoco, accendiamo il futuro’ –, oltre all’affiancamento dei nuovi dos (direttore operazioni spegnimento) di Calabria Verde con gli ufficiali del nucleo forestale dei carabinieri che lo sono stati per una decina di anni. Questi suggerimenti se adottati crediamo possano evitare il disastro ambientale a cui abbiamo assistito l’estate scorsa”. Assente, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, il consigliere regionale e presidente della IV commissione, Domenico Bevacqua. La due giorni si è conclusa con la proiezione del video a cura di Serafino Stasi del concerto del violoncellista Sandro Meo che si è esibito lo scorso ottobre tra gli alberi bruciati della Sila.

Rosaria Parrilla

Ufficio stampa dell’associazione “Spegniamo il fuoco, accendiamo il futuro” di Longobucco