Luca Garritano è rossoblù: tutto il percorso del talento cosentino

La Società Cosenza Calcio comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2019, il diritto alle prestazione sportive del calciatore Luca Garritano, proveniente dall’A.C. Chievo Verona. L’attaccante ha firmato un accordo annuale fino al 30 giugno 2019. 

CHI E’ LUCA GARRITANO

Luca Garritano nasce a Cosenza l’ 11/02/1994 e fin da piccolissimo comincia ad emozionarsi correndo dietro una palla, e ancor di più dopo averla spinta dentro la rete.

La sua famiglia abita ancora nel cuore delle palazzine di via degli Stadi. Papà Adolfo (è il fratello di Salvatore Garritano, attaccante Campione d’Italia col Torino di Radice nel 1976), mamma Anna Maria e il fratello Mattia appena possono vanno a vedere le sue imprese.

Nessuno l’ha mai invogliato a correre dietro ad un pallone.

Ci siamo fatti raccontare questa bella storia, qualche tempo fa, da Luca stesso e da papà Adolfo.

“Neanche io ho mai insistito perché si mettesse a giocare a pallone – afferma sorridendo Adolfo Garritano -. E’ tutto merito suo. Aveva solo sette anni quando ha iniziato a giocare con i Pulcini della Real Cosenza, ma si vedeva subito che aveva qualcosa in più rispetto agli altri ragazzi…”.

Quando si nomina la Real Cosenza a Luca Garritano brillano subito gli occhi. “Il presidente Vincenzo Perri e i suoi bravissimi allenatori – ricorda – sono stati eccezionali con me. Fulvio Salerno, Luigi Malvasi, Bebbè De Maddis, Umberto Salerno, Teobaldo Aloe, Franco Esposito e Antonio De Donato mi hanno sempre dedicato grande attenzione e hanno fatto di tutto per farmi capire che prima dovevo pensare a divertirmi e poi a diventare un campione”.

Il fatto è che era impossibile non notare le sue grandi qualità, il suo talento innato e spontaneo. “Quando giocava con gli Esordienti – aggiunge il padre – segnava gol a valanga, andava via in progressione che era una meraviglia… A un certo punto mister De Donato, quando Luca aveva si e no 12 anni, lo fece giocare con gli Allievi… Per non parlare di tutte le squadre che lo volevano a tutti i costi per giocare tornei giovanili importanti in tutta Italia. Io chiaramente l’ho sempre seguito, ma gli ho sempre detto che la cosa più importante era e resta studiare, perché nella vita non si sa mai”.

Sì, certo, ma intanto Luca Garritano continuava a bruciare le tappe. “Alla Real Cosenza piovevano le richieste per Luca – continua papà Adolfo -. Pierantonio Tortelli, che è stato un forte calciatore del Cosenza, ha allenato fino alla stagione scorsa la Berretti rossoblù ed ha allenato a lungo i giovani prima a Reggio Calabria e poi a Napoli, lo voleva a tutti i costi. Ma lo volevano anche la Juventus e la Fiorentina e poi è arrivata l’Inter…”.

Enzo Tridico, uno dei migliori talent scout di Moratti, rimane incantato dalle doti di Luca e, al contrario dei suoi colleghi, che si limitavano alle opzioni e dicevano che era il caso di aspettare ancora un po’, se lo porta subito a Ferrara, per fargli disputare un torneo importante, il “Frutteti”.

“Sì – ricorda Luca -. E’ stato nell’estate del 2007, avevo 13 anni. L’Inter non vinceva quel torneo da 18 anni… Ho segnato il gol del 2-0 nella finalissima contro il Padova e ho giocato tutte le partite con la maglia numero 10. Un sogno… Beppe Baresi mi ha visto e mi ha detto che sarei tornato l’anno successivo per rimanere a Milano. E pensare che io sono sempre stato milanista. Il mio idolo è un signore che si chiama Kakà: come lui non c’è nessuno!”.

Da quell’anno la vita di Luca Garritano è cambiata.

Un altro anno col Real Cosenza e a settembre del 2008 il grande salto nella Milano nerazzurra. Nessun problema di ambientamento.

Nella stagione 2008-09 Luca Garritano trascina al titolo di campione d’Italia i Giovanissimi dell’Inter. Il suo allenatore è Cerrone, che lo impiega soprattutto da esterno destro e trequartista, dietro le punte. ´Sì – sorride Luca – ma ho segnato anche 15 gol. Quando vedo la porta non ci penso su a cercare di segnare e spesso mi va bene”. Il suo fiore all’occhiello? Che domande… Le due reti segnate al Milan, sia all’andata che al ritorno. “All’andata abbiamo vinto 1-0, al ritorno 2-1 e ho segnato il gol della vittoria in rimonta. Che effetto mi ha fatto far gol alla mia squadra del cuore? Beh, da allora ho tifato per l’Inter. Non poteva essere altrimenti…”.

Luca viene proclamato anche miglior giocatore del prestigioso Torneo Annovazzi e si guadagna la convocazione nella Nazionale Under 16 del castrovillarese Tonino Rocca, che stravede per lui. Tre presenze in gare ufficiali e tanti tornei. Un’annata indimenticabile, che è però soltanto il suo trampolino di lancio.

Ha piedi buonissimi, ti dà la sensazione che col pallone possa fare ciò che vuole, ha dribbling, corsa e grande visione di gioco. Nasce come centrocampista centrale, ma presto per sfruttare la sua pericolosità davanti alla porta avversaria la sua posizione viene avanzata, ricopre infatti sia il ruolo di trequartista che di seconda punta. Nella sua prima stagione in maglia nerazzurra trascina subito la squadra verso la conquista dello scudetto di categoria con nove reti e diversi assist per i compagni.

La stagione successiva, quella 2009-10, segna il passaggio negli Allievi Regionali guidati da mister Paolo Tomasoni, il rendimento di Luca cresce ancora, 10 i gol al termine di un campionato che lo vede protagonista, con lampi di classe cristallina  unita a grande intelligenza tattica.

L’anno successivo continua il suo percorso di crescita e con gli Allievi Nazionali incanta tutti, ancora una volta chiude in doppia cifra il numero di reti messe a segno, tredici, ma è quello che riesce a fare quando ha la palla tra i piedi che impressiona. Tacchi, giocate di suola e corsa, mai visto un ragazzino che con così tanta qualità esce dal campo dopo ogni partita con la maglietta zuppa di sudori.

Luca in campo dà l’anima. Chiude la stagione con la conquista del prestigioso Torneo di Citta d’Arco, che corona un’annata meravigliosa per il talentino di Cosenza.Nell’estate del 2011 la società nerazzurra, nel definire col Cesena il riscatto di Nagatomo, acquisito in prestito nella sessione di calciomercato invernale, inserisce Luca Garritano nell’affare, cedendone metà del cartellino alla società guidata dal Presidente Igor Campedelli. Ma l’Inter però, non ha nessuna intenzione di privarsi del suo gioiellino, quindi l’accordo prevede che Luca resti a Milano nella Juniores Berretti guidata da Sergio Zanetti, dove disputa l’ennesima stagione da incorniciare. Campione d’Italia Berretti e scudetto anche con la Primavera. Le sue qualità diventano ancora più evidenti, acquisisce personalità e sicurezza nei propri mezzi, se ne accorge Stramaccioni, mister della Primavera nerazzurra che lo porta con se e il 19 ottobre 2011 lo fa esordire nella sfida Inter-Chievo di Coppa Italia, e come tutti i predestinati, segna al debutto.

Luca ha i cromosomi del campione, e lo dimostra anche nella Nazionale under 18 di mister Alberigo Evani, dove diventa uno dei perni della squadra. Garritano non perde occasione per mettere in mostra il suo talento, la chance gli capita nelle final eight del campionato Primavera, e lui di certo non se la lascia scappare, nel derby in semifinale regala una prova stratosferica, e in finale con la Lazio segna anche una rete che risulterà decisiva per la conquista del titolo. Solo qualche settimana prima aveva contribuito anche alla conquista del titolo di Campione d’Europa giovanile della squadra Primavera nerazzurra.Uno che in campo corre così tanto, da trovartelo ovunque, non può certo andare piano verso la conquista della prima squadra. E così, rinnovata la comproprietà con il Cesena, Stramaccioni decide di portarlo in ritiro a Pinzolo dove ha impressionato tutti.

Nella stagione 2012-13 arriva l’esordio in Europa League in Neftchi-Inter ma soprattutto la Serie A. Il 21 aprile 2013 a San Siro un’emozione indescrivibile quando scende in campo in Inter-Parma. E Luca collezionerà poi altre 2 presenze da subentrante, facendo vedere buone cose nonostante giochi pochi minuti (circa 50) in tutto.A fine stagione, dopo l’addio di Stramaccioni e il rinnovo della comproprietà col Cesena, Luca si aggrega ai romagnoli per accumulare minuti ed esperienza in Serie B e subito si mette in evidenza con delle belle prestazioni, guadagnandosi pian piano sempre più spazio e il posto da titolare nell’11 di Bisoli, che ha dimostrato di avere fiducia in lui. Venticinque le partite disputate con due reti. Bellissimo, in particolare, il gol segnato nel 2-0 emiliano alla Juve Stabia. Il secondo gol su rigore (provocato da lui stesso) contro l’Avellino e la soddisfazione di sentire il suo nome urlato da tutta la curva. Ma anche l’illuminante assist per il gol di Defrel nella gara vinta per 2-1 contro il Bari.

Garritano è tra i protagonisti della promozione in Serie A ma nella stagione successiva gioca solo 6 partite e l’8 gennaio 2015 passa in prestito al Modena in Serie B. Con la squadra “canarina” il suo talento viene apprezzato solo in parte a causa di una certa discontinuità di rendimento, tuttavia risulta comunque determinante nei play out giocati contro la Virtus Entella, segnando una doppietta nella gara di andata, che porta il risultato sul 2-2 finale dopo che i canarini si erano trovati sotto di due reti.Tra il 2015 e il 2017 ritorna al Cesena, in Serie B, dove colleziona 67 presenze e 6 reti e vive un nuovo momento di gloria. A novembre 2016 Luca Garritanoviene convocato per uno stage con la Nazionale maggiore (ct Ventura) e nel frattempo fa parte stabilmente del gruppo della Under 21 con il ct Di Biagio giocando 12 partite. 

A febbraio 2017 all’Olimpico per il quarto di finale Tim Cup Roma-Cesena, il ragazzo cosentino è grande protagonista in diretta tv. Entrato all’11’ della ripresa al posto di Laribi, come si dice in gergo ha “spaccato” la partita. Dopo il vantaggio della Roma, nel breve spazio di pochi minuti, prima si è guadagnato un calcio di rigore sacrosanto (altro che quello poi regalato alla Roma) e poi ha sfruttato con freddezza il gran pasticcio della difesa giallorossa segnando un gol pesantissimo e che poteva diventare anche “storico”. Poi sapete tutti com’è andata: rigore inventato al 95’, gol di Totti e Cesena eliminato.La grande stagione con il Cesena gli vale il ritorno in Serie A con il Chievo ma purtroppo non trova molto spazio e per trovare continuità si trasferisce a Carpi, dove nella stagione scorsa in Serie B ha giocato 19 partite. Poi il ritorno al Chievo, il ritiro e il Cosenza che si fa avanti. Per Luca Garritano comincia una nuova avventura e questa volta, finalmente, non solo al Sud ma addirittura nella sua (e nella nostra) città.In bocca al lupo Luca!