Lucisano, un pallone gonfiato al guinzaglio del “mammasantissima”

I sostenitori “che contano” di Ennio Morrone il “mammasantissima” escono fuori appena qualcuno “osa” toccare il boss e sputtanarlo all’opinione pubblica per quello che è.
In questo caso, uno speculatore degli affari legati all’arrivo dei migranti. Ieri con il Centro di accoglienza di Spineto di Aprigliano oggi con quello di San Marco Argentano. Sempre con gli adorati gemelli Luca e Marco al fianco e sempre con qualche prestanome al guinzaglio: ieri Carmelo Rota, oggi Carlo Verta.
E’ del tutto evidente che scrivere notizie contro i Morrone, ti espone al “fuoco” dei suoi amici più influenti, quelli che vogliono sempre far pesare che loro, gli amici del “mammasantissima”, sono inseriti negli ambienti giusti e che ci penseranno sempre loro a difenderlo.
Ed eccoci al gradasso di turno del clan Morrone, del quale, naturalmente, ci siamo già occupati dipingendolo per quello che è: un pallone gonfiato, anche quanto a dimensioni.
Si chiama Piero Lucisano ed è stato uno degli “impresentabili” della coalizione di centrosinistra alle ultime elezioni di Rossano, risultando eletto con 474 voti nella lista del voltagabbana per eccellenza della politica rossanese, il generale Giuseppe Graziano.
PIERO LUCISANO

imgres L’altro impresentabile del centrosinistra (gli altri due, per dovere di cronaca, erano Teodoro Calabrò e Antonio Micciullo) si chiama Piero Lucisano ed è rimasto anche consigliere provinciale nonostante il consiglio comunale di Rossano sia decaduto a novembre 2015 e nonostante i ricorsi contro di lui. Una specie di Occhiuto in miniatura.

Alle ultime elezioni si è candidato con la lista “Il Coraggio di cambiare” (si fa per dire, naturalmente, visti tutti i cambi di casacca del capo della lista, il leggendario generale Graziano) e naturalmente fa parte del “gruppetto” che è stato eletto.

Lucisano è potente perché fa parte del clan del “mammasantissima” Ennio Morrone. E’ stato fino a poco tempo fa nella struttura regionale di Morrone ma ultimamente è stato escluso, pare per le proteste della figlia giudice di Morrone (Manuela, la moglie del poliziotto Stefano Dodaro, quello che ha arrestato Padre Fedele e adesso sarà accusato di calunnia). 

Ennio Morrone
Ennio Morrone

Perché protestava la dolce Manuela? Ma perché Lucisano, oltre ad aderire al clan (politico) del padre aderisce anche al clan (solo mafioso) degli Acri e lo fa in maniera evidente e sfacciata, tenendo addirittura riunioni pubbliche con il signor Veneziano, ambasciatore ufficiale del clan Acri. Quello, tanto per intenderci, che porta i parenti in carcere e che riceve le lettere da girare a parenti e affiliati. Mica pizze e fichi.

Ma Ennio il “mammasantissima”, dopo aver obbedito alle indicazioni della figlia (e si suppone anche del genero scemo) ha trovato la soluzione. Ha messo Giovanni Lefosse (Gea Consulenze) al posto di Lucisano e i due si dividono sottobanco i soldini dell’incarico. 

Gente senza un minimo di dignità. Gente senza palle. Gente che sta al guinzaglio del “mammasantissima”.