Luigi De Magistris e le cattive compagnie

Non abbiamo mai avuto dubbi sull’autorevolezza della persona. E siamo stati i primi a lanciare il suo nome come possibile candidato a presidente della Regione Calabria a “capo” di una larga coalizione civica. Lo abbiamo detto in tempi non sospetti, quando ancora il suo nome non lo pronunciava nessuno. E non abbiamo certo risparmiato energie (e denunce) nel presentarlo ai calabresi come l’unica vera alternativa alla vecchia e stantia nomenklatura politica calabrese. Lo abbiamo fatto convinti, perché specchiata è la persona: moralmente ed eticamente. Insomma lo sanno tutti che noi “portiamo” Luigi De Magistris. Una scelta convinta e determinata, la nostra, che ha creato anche dei fraintesi con Carlo Tansi che reputiamo una persona degna e meritevole di stima.

Con De Magistris ci siamo incontrati ed abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola. A lui abbiamo espresso la nostra principale preoccupazione, e un consiglio: attenzione alle cattive compagnie. Che come si sa in Calabria sono sempre dietro l’angolo. Il pericolo di infiltrazioni di vecchi arnesi della politica locale nelle liste che sosterranno de Magistris, è alto: bisogna essere vigili. Non bisogna permettere a nessuno di tutti quelli che con i capibastone politici hanno sempre avuto a che fare, di usare la genuinità di quelli che credono nel progetto politico di De Magistris, per riciclarsi. Bisogna rispettare i sinceri sostenitori che vedono in De Magistris l’uomo libero da lacci e lacciuoli, altrimenti il progetto politico fallisce prima ancora di iniziare. De Magistris deve vigilare su questo, ed eliminare dalle “liste” tutti quei personaggi che con partiti ladroni hanno sempre fatto comunella. Su questo non si transige. Anche perché il rischio è quello di passare per una specie di Di Maio che prima dice mai con i tromboni della prima e seconda repubblica, salvo poi, per mera convenienza personale, allearsi anche con Berlusconi. E nessuno vuole passare per imbroglione. Perciò insistiamo.

Siamo sicuri che Luigi saprà come fare per evitare questo. E se così non fosse noi non avremmo remore a raccontare ai nostri lettori, come è nostro dovere e come abbiamo sempre fatto, la verità dei fatti. E se la verità è quella che a guidare De Magistris nel tour calabrese c’è qualche marpione che ha attraversato da amministratore tutte le stagioni politiche degli ultimi 30 anni… beh, state certi, anche questa volta non guarderemo in faccia nessuno.