Mala depurazione, Ferrara (M5S): “Regione immobile. Presentata petizione al Parlamento europeo”

Comunicato stampa 18.05.2017

Mala depurazione, Ferrara (M5S): “Regione immobile. Presentata petizione al Parlamento europeo”
Banchetti per la raccolta firme in tutta la Calabria

Continua il completo immobilismo da parte della Regione Calabria sul tema della depurazione. Lo fa presente Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle. «Un immobilismo dannoso e costoso, considerato che la nostra regione è la seconda per numero di agglomerati non in regola con le direttive europee. È dal 2014 che si è instaurata la procedura d’infrazione 2014/2059 nei confronti dell’Italia da parte della Commissione europea. Dopo tre anni l’iter dell’infrazione segue il proprio corso, siamo arrivati al parere complementare che sollecita il nostro Paese a sanare le criticità, e da Catanzaro non è dato conoscere quanti e quali, agglomerati hanno effettivamente regolarizzato i propri impianti di depurazione.

Il contributo calabrese alla pesante sanzione in caso di condanna è quindi importante, siamo secondi soltanto alla Sicilia. «Come al solito la Calabria è presente soltanto sui podi negativi -. Afferma la pentastellata. Il MoVimento 5 Stelle prende le distanze da questo atteggiamento stagnante dell’amministrazione Oliverio. Un governo che perpetra, sin dal suo insediamento, politiche fallimentari e sprecone.

Abbiamo deciso così di interessare direttamente il Parlamento europeo tramite una petizione diretta a sollecitare urgenti misure per eliminare le problematiche che riguardano il sistema depurativo in Calabria, al fine di garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a trattamento appropriato in conformità alla Direttiva 91/271/CEE. L’Unione europea – specifica la Ferrara – ha competenze concorrenti in materia ambientale. Inoltre coerentemente al “principio di precauzione e dell’azione preventiva” (art.191 TFUE) può attivarsi direttamente per la tutela della salute fino a promuovere misure destinate a risolvere i problemi ambientali.

Con la raccolta firme che sarà avviata attraverso i nostri banchetti ed in tutto il territorio regionale, promuoveremo un’azione collettiva, che parte direttamente dai cittadini e scavalchi questa classe politica regionale che ha dimostrato totale disinteresse, mancanza di trasparenza e incompetenza nella risoluzione delle criticità del sistema depurativo. Nessuna spinta propositiva è arrivata da parte del governo regionale – conclude la Ferrara -, la salute dei cittadini è una priorità e con questa petizione la possibilità di una soluzione definitiva torna nelle mani dei cittadini stessi».