Massomafia, si cercano soluzioni per celebrare processo fuori Calabria

Catanzaro – Si cercano soluzioni logistiche per la celebrazione del processo che scaturisce dalla maxi inchiesta della procura di Catanzaro, “Rinascita Scott”. Nel corso di più interlocuzioni fra i vertici della Procura e della Corte d’appello di Catanzaro e l’amministrazione centrale della giustizia, infatti, emergono delle criticità sulla concreta opzione di svolgere la fase processuale che ancora deve aprirsi in Calabria. In un primo momento, era stata ipotizzata la soluzione del Palamaierato di Vibo Valentia con l’impegno di svolgere alcuni lavori necessari all’adattamento della struttura ma a causa dell’emergenza sanitaria non si è riusciti a portare a compimento questa opzione.

In base alle indicazioni congiunte di Catanzaro e Roma, spuntano allora altre ipotesi come ad esempio il carcere di Rebibbia a Roma o l’Ucciardone a Palermo, ma si è ancora in una fase interlocutoria anche perché l’inchiesta non è ancora chiusa e potrebbero esserci degli sviluppi anche nel numero degli indagati finali. Un numero destinato a salire, da quanto si apprende, rispetto ai circa 400 indagati iniziali, a cui vanno aggiunti i legali ed eventuali parti civili.