Mendicino. Luciani: “Dopo 10 anni di Palermo&Bucarelli sono rimaste solo macerie: e vogliono ancora il potere”

Com’è nel suo “stile”, tutto immagine e niente contenuti, l’ex sindaco Antonio Palermo ha descritto una Mendicino che è totalmente in contrasto con il disastro che la sua amministrazione ha creato.

Fuggiti dalle loro responsabilità, Irma Bucarelli e Palermo, addossandosi l’un l’altro le colpe, sembra non si rendano conto della notte buia in cui hanno costretto il nostro paese.

Eppure ogni atto del Commissario trasuda di emergenza e prova a mettere argine alla loro superficialità politica.

Un PSC copiato da Ugo Piscitelli, del quale hanno cercato di appropriarsi, salvo poi cercare di trasformare la visione identitaria e rurale di Ugo, con il tentativo di farci diventare la discarica della provincia, quando hanno cercato di svenderci e darci il colpo mortale, offrendo il territorio per la costruzione di un biodigestore.

L’incapacità di fare qualsiasi progetto per risolvere le criticità del territorio, basta pensare alla vicenda di Cozzo Pirillo e del dissesto idrogeologico, dove pur avendo promesso la risoluzione in campagna elettorale, non hanno inserito la programmazione, né nel programma elettorale e nemmeno nei documenti di programmazione.

Si è arrivati al punto, nonostante la scuola stia scendendo di iscritti e abbia rischiato la perdita dell’autonomia, che il Commissario ha temporaneamente evitato, di programmare l’abbattimento della palestra per fare un centro congressi in pieno centro storico… Cose da pazzi… E per fare questo hanno usato i fondi che il Ministero ha assegnato ai Comuni per il PNRR. Oltre ai 50.000 euro per questo attentato alla scuola e agli alunni, altri 50.000 euro assegnati ad una società sarda per una improbabile comunità energetica, e altri 50.000 ad una società di Cosenza il cui proprietario è noto per avere avuto dal Comune tante altre “attenzioni”.

Eppure le criticità a Mendicino, aggravate da 10 anni di amministrazione Palermo sono decine, dalla viabilità alle fogne nel centro storico, alla carenza idrica, alla necessità di parcheggi in molti luoghi. Invece hanno buttato via i soldi per la progettazione.

Ma non dimentichiamo che non hanno saputo spendere nemmeno quelli assegnati: per il casello vi è stata la revoca del finanziamento e la richiesta di restituzione. Lo stesso per le case popolari del centro storico, altro finanziamento ereditato da Ugo Piscitelli e revocato dal Ministero e dalla Regione con richiesta di restituzione dei fondi.

Per non parlare dei conti comunali: non sono riusciti a pagare bollette di 75 euro… Hanno avuto i distacchi dei riscaldamenti alle scuole, il Commissario ha dovuto fare una transazione milionaria con la Regione Calabria per i debiti dell’acqua e altre transazioni è stato costretto a fare con decine di avvocati che minacciavano gli atti ingiuntivi.

Gli artigiani, le associazioni, i musicisti e le tante attività sociali sono state mortificate, basta pensare ai soldi spesi per i murales, quando avremmo potuto demandare ai nostri artisti l’abbellimento eterno del nostro centro storico.

Un disastro epocale, dove nessuna cosa è andata bene: ex amministratori che si accusano, senza però avere il coraggio di dire la verità e i fatti in modo specifico

Nella realtà avete distrutto un paese, avete dimostrato incompetenza amministrativa e nessuna volontà di pensare a modelli diversi e con tenacia volete di nuovo il potere: perché? Per quali motivi dovremmo subire ancora da voi?

Luciano Luciani – Mendicino Rinasce