Mendicino, il Comune non è proprietà privata

L’opposizione inizia a farsi sentire. Due giorni fa è stata presentata una richiesta al segretario comunale della documentazione completa riguardante gli atti prodromici (determine, delibere e quant’altro), l’agibilità e tutta la documentazione attestante la piena fruibilità dei beni, e la documentazione relativa ad eventuali finanziamenti ricevuti per i tre beni in disponibilità del comune di Mendicino oggetto delle “indagini conoscitive volte a determinare eventuali ditte/imprese/associazioni operanti nei settori turistico/ricettivi ai quali affidare la gestione trimestrale del piano terra di Palazzo Campagna, dell’ex Casellone Forestale di monte Cocuzzo, e dell’orto Botanico”.

Ciò che ha fatto drizzare le antenne al gruppo AVANTI MENDICINO sono state innanzitutto le “voci di piazza” che vedevano “già affidata” la gestione dei beni comunali a determinate persone. Le stesse voci di piazza raccontano di sopralluoghi già effettuati dalle stesse persone sui beni oggetto di indagine.

E se tre indizi fanno una prova, i 6 giorni (pochi per preparare un minimo di idea progettuale) che intercorrono dalla pubblicazione dell’indagine conoscitiva sull’albo pretorio e la scadenza per la presentazione delle idee progettuali, verrebbe da pensare che qualcuno avesse già tutto pronto.

Tutte queste anomalie (a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina) hanno indotto l’opposizione a chiedere tutta questa documentazione. In effetti, pare manchi un atto di indirizzo politico della giunta, la determina a contrarre, ma soprattutto, sembrerebbero completamente ignorati e mortificati le norme del codice degli appalti.

I membri dell’opposizione dichiarano che “… noi non siamo contro i privati cittadini che, vogliosi, investono tempo e denaro per accrescere il valore, sia pur temporaneamente, di un bene pubblico. Ma, trattandosi , appunto, di beni pubblici,  esigiamo che qualsiasi atto sia fatto nella più assoluta trasparenza, e chi crede di poter gestire o fruire della cosa pubblica a suo piacimento, si sbaglia di grosso”. 

Del resto lo hanno ribadito anche in consiglio comunale  che loro effettueranno ciò che spetta alle opposizioni, ovvero attività di controllo e di vigilanza su tutto ciò che riguarda la cosa pubblica. 

“… ironicamente sui social qualcuno scrive che presto, con tutta questa attività di controllo, faremo bene a fare un concorso per vigili. A questi rispondiamo che, , infatti vigileremo e denunceremo tutte le irregolarità o le pratiche non ben chiare dal punto di vista amministrativo che da oggi in poi questa sindacatura farà”. 

” Se pensano, continuano nella nota i consiglieri di opposizione di poter gestire il Comune come una proprietà privata, sbagliano di grosso. Difenderemo la cosa pubblica a nome non solo della metà dei mendicinesi che ci hanno dato la propria fiducia, ma anche dell’altra metà dei cittadini, perché per noi Mendicino va difesa interamente, salvaguardando i diritti di tutti e non di alcuni”. 

“Inoltre, sottolineano dall’opposizione , fruire di un bene pubblico, seppur temporaneamente. prevede un costo? Il Comune cosa ci guadagna?”. 

“Ma partire col piede sbagliato, lanciano la stoccata finale molto pungente, con pratiche oscure e/o già definite (si sa già a chi verranno affidati) non è proprio un bel segnale di regolarità ed imparzialità”. 

Speriamo che non si tratti delle prime cambiali politiche da pagare.

Vi terremo informati.

Mendicino in rete