Messina. No Ponte, oggi nuovo corteo a Contesse e Villaggio Unrra contro la devastazione

Nuovo corteo contro il Ponte sullo Stretto oggi, sabato 12 luglio. Stavolta il concentramento sarà alle 18 in via Calispera, slargo antistante Scuola “Salvo d’Acquisto” del rione Unrra che insieme a Contesse dovrebbe diventare sede di cantiere operativo in vista della realizzazione dell’infrastruttura.

“Dopo Torre Faro/Ganzirri, l’area di Villaggio UNRRA/Contesse è quella con la cantierizzazione del ponte sullo Stretto più invasiva – si legge in una nota –. Gli abitanti di quei quartieri ne hanno avuto già un triste assaggio a causa dell’utilizzo di un’area prossima alla linea ferrata come sito di stoccaggio dei materiali di scavo provenienti dai cantieri del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, che prevede un percorso prevalentemente in galleria. Con le terre – continua la nota – è arrivato l’arsenico e il sequestro dell’area, successivamente le rassicurazioni e l’invasione dei camion. Ma è solo, appunto, l’anticipo di quanto quella porzione di territorio subirebbe se, malauguratamente, dovessero avere inizio i cantieri del ponte. Tutto questo sotto lo sguardo compiacente dell’amministrazione e del Consiglio Comunale”, scrivono gli attivisti.

Obiettivo è “difendere Contesse e Villaggio Unrra, ma poi anche tutta l’area dello Stretto, dalla devastazione dei cantieri del ponte”.

“Dopo qualche timida protesta, il sindaco, la giunta e il Consiglio Comunale (salvo pochissime voci critiche) hanno deciso di esprimere un sostanziale sostegno al progetto di costruzione del ponte sullo Stretto – si legge nella nota che annuncia la manifestazione -. La merce di scambio per questa definitiva svolta sono state le opere compensative. È fin troppo facile evidenziare come si stiano assumendo la gravissima responsabilità di cedere il nostro territorio agli innumerevoli cantieri del ponte in cambio di pochi spiccioli per le opere dalla dubbia utilità e sostenibilità. La consapevolezza che le istituzioni locali stiano venendo meno anche ai più elementari compiti di difesa del territorio e della salvaguardia della salute degli abitanti, ci spinge, come attiviste e attivisti no ponte, a incentivare il nostro impegno a difesa del territorio e della sua vivibilità”.