Metro, la Cgil al sindaco: “Basta giochi di parole: subito consultazione popolare”

Il Comitato Direttivo della Cgil di Cosenza, riunitosi nei giorni scorsi, valuta molto negativamente la decisione resa nota dall’Amministrazione Comunale di non voler accogliere la richiesta avanzata dal Comitato “No Metro” attraverso la presentazione di una petizione, sottoscritta da 3438 cittadini, di tenere una consultazione popolare sulla costruzione della metrotramvia che dovrebbe collegare la città di Cosenza con Rende e l’Università della Calabria.

L’istanza, avanzata ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto comunale, mirava all’indizione da parte del consiglio comunale di una “consultazione popolare” su un’opera controversa, rispetto alla quale lo stesso sindaco di Cosenza ha modificato le proprie posizioni, lasciando ai cittadini la possibilità di pronunciarsi nel merito e di decidere.
Il sindaco ed il consiglio comunale, dopo l’intervento del Prefetto delle scorse settimane che ha richiamato il Comune ad “adottare gli atti necessari a supporto di un sistema di democrazia diretta” volti a garantire “la trasparenza e la veridicità delle procedure di ammissibilità e di svolgimento delle consultazioni popolari”, continuano a giocare con le parole e con gli articoli dello Statuto e decidono di negare l’indizione di una “consultazione popolare” con l’assurda motivazione che non esiste un regolamento di attuazione dello Statuto (che dovrebbe essere approvato dallo stesso consiglio comunale e che il Prefetto ha sollecitato con vigore) che permetta ai cosentini di esprimere il proprio parere sulle scelte che riguardano la città.

Dallo scorso 24 agosto è in vigore in Italia il DPCM 76/2018 che introduce nel nostro ordinamento, sul modello di altri paesi europei, il “dibattito pubblico” sulle grandi opere che è una delle novità più discusse del Codice degli appalti e costituisce l’ultimo tassello di un insieme di nuovi strumenti finalizzati a garantire una più ampia partecipazione dei cittadini nei processi decisionali pubblici, a Cosenza si operano scelte che guardano al passato e ci allontanano sempre più dall’Europa.
Per queste ragioni chiediamo che si faccia subito la consultazione popolare che sicuramente sarà un momento di democrazia che darà vero lustro alla nostra comunità.