Mirto Crosia, le forze dell’ordine mettono fine al rimessaggio barche abusivo del sindaco Russo

Sgombero a Mirto Crosia: le forze dell’ordine mettono fine al rimessaggio abusivo e alla sfacciataggine del sindaco Russo

La spiaggia di Mirto Crosia, una delle perle della costa calabrese, è stata liberata in pochi giorni dal rimessaggio abusivo del sindaco Antonio Russo.

Un’operazione congiunta di Carabinieri, Guardia Costiera e Polizia Municipale ha fatto rimuovere decine di imbarcazioni e  notificato diverse sanzioni amministrative.

Il responsabile di questo scempio ambientale è il sindaco di Crosia, Antonio Russo, che ha sempre consentito e favorito questa pratiche spregiudicate, senza curarsi della sicurezza e del decoro della spiaggia. Le imbarcazioni erano parcheggiate senza alcun criterio, senza corridoio di lancio e privi di strutture e attrezzature idonee.

La situazione era diventata insostenibile per i residenti e i turisti, che si lamentavano del degrado e del cattivo decoro causati dal rimessaggio abusivo. Alcuni esponenti dell’opposizione avevano denunciato più volte il fenomeno, chiedendo al sindaco di intervenire per ripristinare la legalità e la tutela dell’ambiente. Ma Russo aveva sempre fatto orecchie da mercante, ignorando le richieste e le proteste.

L’intervento delle forze dell’ordine ha finalmente messo fine a questa vergogna, restituendo alla spiaggia di Mirto Crosia il suo aspetto originario e la sua bellezza naturale. Il sindaco Russo, invece di ammettere le sue responsabilità e chiedere scusa ai cittadini, ha reagito con il solito menefreghismo fatto di arroganza e prepotenza.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione della politica dittatoriale e clientelare del sindaco Russo, che da anni gestisce il comune di Crosia come se fosse una sua proprietà privata, senza rispettare le regole e gli interessi della collettività. Un sindaco che ha perso ogni credibilità e legittimità, che non merita più la fiducia dei suoi concittadini.

Russo si trova ora isolato e contestato sia da(alcuni suoi consiglieri di maggioranza che stanno agendo di nascosto)che dall’opposizione.  Alcuni consiglieri comunali di maggioranza si vocifera che abbiano manifestato il loro dissenso e la loro intenzione di abbandonare la sua coalizione.

Ma Russo non sembra intenzionato a mollare la poltrona. Anzi, sembra determinato a resistere fino alla fine del suo mandato, sperando di poter costruire la carriera politica di suo nipote Francesco Russo, ex forzista, ex del generale Graziano, ex di Morrone, poi trombato da Fratelli d’Italia e infine approdato alla Lega.

Francesco Russo è infatti considerato l’erede designato dello zio Antonio nella guida del comune di Crosia insieme alla Cavallo (moglie del Tecnico Palopoli che da anni mangia nel comune) attuale vicesindaco.

Si tratta dell’ultima cartuccia per il clan Russo, che ha dominato per troppo tempo la vita politica e sociale di Crosia, senza portare alcun beneficio alla comunità. Una cartuccia che potrebbe rivelarsi una bolla di sapone, destinata a scoppiare sotto il peso delle evidenze e delle proteste. Una cartuccia che potrebbe segnare la fine di una dinastia, e l’inizio di una nuova era per Crosia.