Mongrassano, ecco chi sono i vili aggressori del poliziotto

Antonio Ricioppo, per gli amici Tonino, è un poliziotto cosentino ormai di lungo corso, promosso da tempo a sovrintendente e per molti anni in servizio alla Digos. Ieri pomeriggio è salito alla ribalta delle cronache non per un’operazione di polizia ma per una spiacevole vicenda personale (http://www.iacchite.com/cosenza-poliziotto-aggredito-da-tre-persone-armate-di-bastoni/) che gli è costata una vole aggressione da parte di tre vigliacchi che risiedono nello stesso paese del poliziotto, Mongrassano.

Ieri pomeriggio Ricioppo stava dialogando con un suo conoscente quando si è trovato improvvisamente ad essere oggetto di un “agguato” in piena regola. I tre vigliacchi, a bordo di un fuoristrada, prima hanno tentato di investirlo e poi sono scesi dal mezzo, armati di bastoni, e l’hanno aggredito selvaggiamente procurandogli diverse ferite alla testa ed in altre parti del corpo.

Ricioppo ha ovviamente identificato e denunciato ai carabinieri questi tre “signori”. Si chiamano Giuseppe, William e Matteo Marino. Il primo è il capofamiglia e gli altri due sono i suoi giovani figli. Si occupano di pastorizia, a quanto pare, ed hanno un gregge nella zona di Mongrassano. Sono in contrasto con Ricioppo perché si contenderebbero con lui la proprietà di un terreno. Non è la prima volta che si atteggiano a “malandrini” ma il poliziotto li ha sempre fronteggiati e sfidati a viso aperto e non si aspettava certo un’aggressione  infame come quella che ha subito.

Tonino Ricioppo ha passato diverse ore ieri pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata. Gli sono state refertate ferite alla testa, alle braccia e alle gambe guaribili in 20 giorni e poi è tornato a casa. Stamattina è ritornato in ospedale per un controllo ma si può dire che, per fortuna, il peggio è passato. Adesso l’auspicio è che Giuseppe, William e Matteo Marino possano essere puniti per come meritano perché non è davvero concepibile che possano ancora circolare spavaldamente per il paese a dare fastidio, a intimorire e addirittura a malmenare la gente perbene.