Napoli, dall’ora più buia a quella del trionfo (sull’Inter). Antonio Conte non muore mai

Se dopo la sconfitta in Champions contro il Psv tutti ce l’avevano con Conte, reo di aver sfaldato una macchina perfetta che aveva vinto lo scudetto e soprattutto di lamentarsi degli acquisti del Napoli… oggi tutto è cambiato. Conte è riuscito ancora una volta a sorprendere tutti e a battere l’Inter per 3-1 con una partita impostata bene e senza sbavature da parte del Napoli. Un compito non semplice….

Una vittoria, per giunta contro l’Inter non può che portare esaltazione. Ed è così che oggi i quotidiani sportivi dipingono Antonio Conte e la sua squadra, con l’entusiasmo del vincitore. Il Corriere dello Sport scrive: “Conte ha ritrovato la sua creatura come spirito, assetto tattico e voglia di ringhiare su ogni pallone. Reazione forte dopo il ko di Torino e il crollo di Eindhoven. Sembrava la squadra dello scudetto. Antonio è saltato sulla preda e non l’ha mollata di un centimetro. Ha trasmesso rabbia e adrenalina, persino discutendo con Lautaro, carissimo nemico…”.

E ancora:  “Il Napoli, invece, ha ripreso a “sputare sangue” come pretende Conte. Può essere la svolta, a patto che i nuovi si inseriscano nel solco già tracciato… Conte, sino al ko di De Bruyne, si è adeguato con saggezza. Ha preso i riferimenti. Politano su Dimarco, Spinazzola largo su Dumfries. McTominay, ecco la novità, nel suo vero ruolo di interno e appiccicato a Barella. Scott ha aggiunto dinamismo, non solo un gol fantastico. De Bruyne defilato e libero di avvicinarsi a Neres, centravanti si fa per dire… ”.

Più o meno la stessa dolce musica per la Gazzetta dello Sport.
“Questo è il football, bellezza. Il Milan pensava di allungare in vetta, invece si è incartato in casa contro il Pisa ultimo in classifica. L’Inter è arrivata al Maradona surfando l’onda di 7 vittorie e pensava di sorpassare il Diavolo approfittando di un Napoli reduce dai 6 sberloni di Eindhoven. Lo ha detto anche Conte: «Pensavano di venire qui ad ammazzarci. Lo avrei fatto anch’io nei loro panni». E invece sul gradino più in alto di tutti è salito proprio Antonio, bravo a rialzare la truppa dopo due sconfitte e a ridotarla di una fame di scudetto. Non si sono viste ballerine. Solo guerrieri. Bravo Conte a gestire l’emergenza, a leggere il mach e a infierire su un’Inter svagata che ne ha combinate di tutte…”.

Anche Antonio Corbo su Repubblica esalta il riscatto del Napoli. 
“Accade tutto nella notte dell’ira. Diabolico quel 6-2, schianta il Napoli contro le sue colpe, accende Antonio Conte in una enigmatica conferenza, ma riunisce la squadra in una identità di gruppo, si capisce tutto venerdì quando abolisce la conferenza, ogni parola può rompere l’armonia che nei giorni neri con la squadra sta ritrovando”.
L’Inter non si aspettava di trovarsi di fronte questo Napoli… 
“Ingannata forse l’Inter da quel 6-2 si illude all’inizio. Trova il Napoli che non si aspetta. Non più quello che giocava nella metà campo avversaria lasciandosi dietro spazi fatali”.
Conte vince a modo suo, mai lo stesso… “Conte l’ha ormai ridisegnata in una tattica di contenimento. Dà all’Inter il dominio del gioco e tutte le vanità del più dolce inganno. Il Napoli è cambiato, sa vincere anche in contropiede, come insegnava la cinica Inter dello scudetto di Antonio Conte”…