‘Ndrangheta e appalti: Barbieri chiede il giudizio immediato, Muto annuncia dichiarazioni

E’ stata un’udienza preliminare molto “movimentata” quella di ieri nell’ aula bunker del Tribunale di Catanzaro per i procedimenti Frontiera e Cinque Lustri, unificati dai magistrati della DDA di Catanzaro e per i quali sono indagate 80 persone tra cui il boss Franco Muto e l’imprenditore Giorgio Barbieri.

La prima bagarre si è scatenata per la posizione di 16 imputati collegati in videoconferenza pur non essendo al 41 bis. Gli avvocati logicamente hanno chiesto che i loro assistiti dalla prossima udienza vengano tradotti a Catanzaro per partecipare direttamente al processo. I magistrati dell’accusa si sono opposti invocando la pericolosità sociale dei singoli imputati e ora il gup Carlo Ferraro dovrà prendere una decisione.

Giorgio Barbieri, il deus ex machina degli appalti di piazza Fera/Bilotti a Cosenza, della nuova funivia di Lorica e dell’aviosuperficie di Scalea, ha chiesto il giudizio immediato (ciò che caratterizza questo rito speciale, come anche il giudizio direttissimo, è l’assenza della udienza preliminare e il passaggio diretto dalla fase delle indagini preliminari al dibattimento) mentre per la prossima udienza – fissata per il 13 giugno – Franco Muto ha annunciato di voler rendere dichiarazioni spontanee.

Il procuratore aggiunto Luberto ha infine chiesto che non possa figurare tra i difensori di fiducia l’avvocato Michele Rizzo, per il semplice motivo che figura anche tra gli imputati.