‘Ndrangheta e usura: Bevilacqua libero, Luberto sempre più patetico

Granieri e Luberto, due nomi due garanzie

Il Tribunale del riesame di Catanzaro (presidente Valea), ha rimesso in libertà Gianfranco Bevilacqua, 48enne cosentino indagato ed arrestato nel corso dell’operazione Laqueo della DDA di Catanzaro.

Continuano, dunque, le scarcerazioni nell’ambito di questa tragicomica operazione. Dopo i fratelli Magurno e il calciatore Ciccio Modesto, ora tocca a Gianfranco Bevilacqua.

Bevilacqua era stato arrestato a seguito delle accuse mossegli da Roberto Violetta Calabrese, un pentito-strozzino sempre meno attendibile (tranne che per il magistrato Luberto), che l’accusava di averlo sottoposto per diversi anni, dal 2003 al 2009, ad estorsione per alcune migliaia di euro.

Bevilacqua, dunque, è tornato completamente libero a seguito del ricorso che è stato proposto dai suoi legali, gli avvocati Roberto Le Pera, Giuseppina Carricato e Luca Le Pera che con il loro assistito, e grazie a delle indagini difensive, hanno acquisito una serie di elementi che contrastano le dichiarazioni di chi lo accusa.

Elementi che depositati venerdì scorso davanti ai giudici del Tdr di Catanzaro hanno portato quest’ultimi ad annullare completamente la misura cautelare rimettendo, dunque, in libertà Bevilacqua.