‘Ndrangheta e usura: ma dov’è detenuto Francesco Patitucci?

A leggere l’ordinanza emessa ieri dal Tribunale di Catanzaro che ha portato all’arresto di 14 persone accusate di usura ed altro, diverse sono le cose che catturano la nostra attenzione. Ad iniziare dalla posizione del calciatore Modesto che sarà argomento di approfondimento della nostra testata.

Lo dico subito: sul suo “coinvolgimento” c’è qualcosa che non torna. La sua posizione, dopo aver letto anche il verbale di quel lurido strozzino pentito di Calabrese in cui lo accusa e da noi pubblicato, a me pare sia “differente” da quelle dei suoi coimputati.

Da una prima lettura degli atti la sensazione che ho è quella che “qualcuno” lo abbia voluto tirare per forza dentro l’inchiesta. E la sua parentela con uno degli imputati, ritenuto dagli inquirenti un pericoloso criminale, è stato un “solido” pretesto.

Ma ci ritorneremo, perché l’argomento merita di essere approfondito.

Un’altra cosa che salta agli occhi, leggendo l’ordinanza, è la confusione che si crea sulla persona di Francesco Patitucci.

Chiariamo: il fatto che rileviamo alcune “anomalie” non significa che accusiamo qualcuno. E sulla persona di Francesco Patitucci noi non abbiamo mai parlato di pentimento o altro. Abbiamo solo scritto, in passato, del suo strano arresto. Della telefonata giunta ai carabinieri che “annunciava” il suo transito su viale Cosmai, a bordo di un’auto e armato.

Ci siamo chiesti: chi sapeva che Patitucci quel giorno, a quell’ora, transitava su quella strada armato? Porsi questa domanda per noi che facciamo informazione e raccontiamo fatti, mi pare lecito. Come è lecito chiedersi: possibile che uno “sgamato” come lui, un pezzotto del suo livello girava con una calibro 22 per la sua difesa personale? Una pistolicchia, la calibro 22, che serve solo a fare il botto. Non ti difendi con un’arma del genere. Al massimo fai scappare qualche cane.

E poi abbiamo raccontato delle voci che girano per tutta Cosenza, voci, di cui anche i suoi compari ne sono a conoscenza. Da tempo si sa che esiste un altro pentito di spessore, oltre a Foggetti, Lamanna, Bruzzese. Lo hanno detto anche i PM antimafia. E sono mesi e mesi che a Cosenza si “gioca” al totopentito. Ognuno ha fatto un nome. Infatti per le strade i nomi che circolano sono almeno 3 o 4.

Dunque, noi non abbiamo mai scritto si è pentito Tizio, si è pentito Caio prima ancora dell’ufficialità, l’unica volta che lo abbiamo scritto chiaro è stato di Daniele Lamanna, noi abbiamo scritto di stranezze avvenute durante alcuni arresti. Tutto qui.

“Stranezze”, sono sicuro, che hanno stupito anche i loro compari. E in questa ordinanza, come scrivevo all’inizio, stranezze ce ne sono.

Anche quella, per esempio, che l’ordinanza è stata depositata presso l’ufficio GIP di Catanzaro, dai PM della DDA, il 23 dicembre 2015, e “accolta” come sappiamo l’altro ieri.

Ci può stare, visti i tempi della giustizia italiana, ma un’ordinanza ritenuta importante con reati gravi che giace tutto questo tempo sulla scrivania del GIP  a me pare un assurdo. Ma questa è la cosa minore.

ms Ritornando a Francesco Patitucci, la stranezza è che nella stessa ordinanza – cioè quella diffusa ieri, quindi redatta nelle settimane scorse con tutti i dati sulle persone  aggiornati all’oggi –  nell’elenco delle persone da arrestare lo danno detenuto nella casa circondariale de L’Aquila, nello specificare le sue generalità, all’interno dei capi d’accusa lo danno “attualmente” detenuto a Catanzaro.

ssC’è di più: nel mese di aprile del 2016 Patitucci, nel replicare ad un nostro articolo ci scrive dalla casa circondariale di Terni. Pare che, inoltre, a detta di Radiocarcere e secondo le vox populi, nei mesi scorsi Patitucci sia “transitato” presso il carcere di Cosenza.

Sistema Rende, Patitucci denuncia Iacchite’

Riepilogando: l’arresto di Patitucci avviene, come sappiamo, dopo il fermo dei carabinieri che lo trovano in possesso della calibro 22, il 20 febbraio del 2016. Che ad oggi fanno sei mesi e 10 giorni.

La domanda, senza voler offendere nessuno e senza voler significare altro, è: possibile che in sei mesi è stato spostato così tante volte? L’Aquila, Terni, Catanzaro, Cosenza. Forse lo hanno spostato perché deve sostenere processi?

Ma a leggere gli atti, non ha avuto udienze a cui presenziare, tranne quella del “Sistema Rende” avvenuta davanti al Tribunale della Libertà il 15 luglio del 2016.

Di sicuro non sarà certo colpa di Patitucci, come può essere che nelle trascrizioni ci siano degli errori. Ma è quantomeno lecito pensare: come mai tutte queste stranezze capitano sempre a lui? Perché l’amministrazione penitenziaria lo sposta in continuazione? E’ una forma di punizione? E se si, perché questo abuso nei suoi confronti? E per finire: perchè nella stessa ordinanza lo danno detenuto in due posti diversi?

Con questo non  vogliamo dire niente, solo mettere in luce le tante contraddizioni all’interno di questa ordinanza. Oggi abbiamo preso in esame questa, domani, come ho già annunciato, un’altra.

GdD