‘Ndrangheta in Emilia, fermato il nuovo reggente a Modena

Carmine Sarcone

Fermato a Modena il nuovo presunto reggente della ‘Ndrangheta emiliana: si tratta del 39enne Carmine Sarcone, indagato per associazione mafiosa, fratello di Nicolino e Gianluigi Sarcone, entrambi arrestati nell’operazione ‘Aemilia‘ del 2015. Decine le perquisizioni in corso da parte dei carabinieri. Nicolino, condannato a 15 anni, era ritenuto il capo dell’organizzazione autonoma emiliana, collegata alla cosca Grande Aracri di Cutro

Le indagini del procuratore distrettuale Giuseppe Amato e dei pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi hanno consentito di trovare riscontri alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, tra cui Antonio Valerio, Giuseppe Giglio e Salvatore Muto e di valorizzare gli esiti di attivita’ pregresse, facendo emergere il ruolo che sarebbe stato assunto dal fermato nel sodalizio criminale.

Sono state dimostrate la gestione diretta dell’attività e del patrimonio illecito, la partecipazione alle riunioni tra gli esponenti della consorteria, durante le quali, secondo le indagini, erano pianificati i crimini della cosca e venivano prese le decisioni per mantenerla e rafforzarla. Carmine Sarcone avrebbe avuto il ruolo di rappresentante dei fratelli detenuti, con compiti direttivi e di dirimere i contrasti interni alla struttura. Sono emersi inoltre continui scambi di informazioni tra esponenti detenuti e in libertà, attraverso colloqui in carcere.

L’attività investigativa ha raccolto anche elementi indiziari su condotte di Sarcone durante il processo ‘Aemilia’ in corso davanti al tribunale di Reggio Emilia, per indottrinare e minacciare alcuni testimoni. I militari dei comandi provinciali di ModenaPiacenza e Crotone stanno eseguendo decine di perquisizioni in diverse province: cento i carabinieri impegnati, con unità cinofile.

Nicolino Sarcone