‘Ndrangheta in Lombardia, nuovo colpo allo storico gruppo legato alle cosche di Cirò Marina

L’operazione di questa mattina si configura come un nuovo colpo nei confronti della locale di Legnano-Lonate Pozzolo, lo storico gruppo criminale legato alle cosche della ‘ndrangheta di Cirò Marina. L’emanazione locale delle cosche che fanno capo alle famiglie Farao-Marincola, dunque, è di nuovo al centro di un’indagine che parte dai parcheggi di Malpensa, in parte controllati da esponenti del clan. In manette anche un consigliere comunale di Fratelli d’Italia del comune di Ferno, in provincia di Varese.

Ai vertici di questa organizzazione criminale compaiono ancora i nomi di sempre: tra gli arrestati ci sono Alfonso Rispoli (figlio di Vincenzo, attualmente in carcere per l’omicidio Aloisio), Emanuele De Castro (recentemente coinvolto in un’indagine sullo spaccio di droga) e il figlio Salvatore, esponenti della famiglia Murano, e Mario Filippelli. Tutti volti già molto noti delle cronache del Varesotto e dell’Altomilanese.

Quello che emerge da questa nuova inchiesta è la ricostituzione della locale subito dopo la scarcerazione dei principali esponenti tra il 2015 e il 2017. La cosca aveva messo le mani su alcune società che gestiscono i parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa. Almeno tre società (il Corriere cita Parking Volo Malpensa, Malpensa Car Parking e il 50% della Stars Parking srls) erano sotto il controllo della ‘ndrangheta. Un business molto redditizio che avrebbe aumentato il suo giro d’affari con l’arrivo del traffico di Linate.

A permettere di ricostruire la cappa criminale nel settore parcheggi anche un imprenditore che, davanti all’ipotesi di comprare un terreno a Ferno per farne un parcheggio, si è trovato ad avere a che fare con un “ambasciatore” del clan che lo sconsigliava di mettersi in concorrenza con i calabresi, a meno che non li avesse fatti entrare in società. L’alternativa: uno di loro arriva e scassa tutto. La sua collaborazione è stata fondamentale.

I boss avevano anche imposto le forniture di caffè ad alcuni esercizi commerciali e fungevano da risolutori di “controversie” alla loro maniera. Chi aveva un problema da risolvere con qualcuno, si rivolgeva a De Castro e a Mario Filippelli. Emerge anche il controllo di un pacchetto di voti che l’organizzazione faceva valere ad ogni elezione.Tra gli arrestati infatti c’è anche Enzo Misiano, consigliere comunale di Ferno, 41 anni, dipendente pubblico. È stato eletto nelle file della maggioranza di centodestra ed è iscritto a Fratelli d’Italia.