‘Ndrangheta: sequestrati 115 milioni ai Bagalà, vicini da sempre al clan Piromalli

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, stanno eseguendo provvedimenti emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Gianluca Gelso, con i quali è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione del sequestro in relazione all’ingente patrimonio, costituito da imprese commerciali, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, riconducibile a BAGALA’ Giuseppe cl. ’57BAGALA’ Francesco cl. 90BAGALA’ Luigi cl. ’46 e BAGALA’ Francesco cl. ’77.

Le figure criminali dei Bagalà sono emerse più volte nell’ambito di operazioni importanti della Dda di Reggio come “Ceralacca”, “Cumbertazione” e “Martingala”.

In particolare il Tribunale ha ritenuto che “A fronte di rapporti consolidati nel tempo ed intrapresi dai soggetti storici della famiglia BAGALA’, Giuseppe e Luigi, con i vertici del clan PIROMALLI, su cui hanno in modo convergente riferito tutti i collaboratori, l’attività imprenditoriale del proposto e prima di lui del padre Luigi, forte di tale indissolubile legame sedimentato nel tempo è risultata certamente funzionale alle finalità associative di monopolio economico del territorio nel settore delle pubbliche commesse, assumendo il rapporto con la cosca un carattere biunivoco stabile, continuativo e fortemente personalizzato”

Complessivamente con i provvedimenti in questione è stato disposto il sequestro:  di 5 imprese commerciali operanti nel settore della realizzazione di grandi opere edili e infrastrutture; quote societarie relative a 6 imprese; 161 immobili (fabbricati e terreni); n. 7 autovetture e beni di lusso (n. 4 orologi); rapporti finanziari e assicurativi, nonché disponibilità finanziarie, per un valore complessivo determinato, secondo le specifiche direttive impartite dal Ministero degli Interni, in 115 milioni di euro.