#NoMetro: si prepara la manifestazione di venerdì

COMITATO #NOMETRO

Come gruppo di cittadini liberi da tempo ci battiamo per contrastare la realizzazione di questa opera devastante per la città. Il nostro è un NO motivato da ragioni tecniche, economiche, sociali e ambientali. Siamo additati come coloro che vogliono bloccare il “progresso”.

Noi sosteniamo ogni forma di progresso e democrazia ma in questa opera non rileviamo nessuna delle due cose. Non si può chiamare “progresso” un’opera che devasterebbe un viale per impiantare un “treno”.

Non si può parlare di democrazia quando la CITTADINANZA E’ ESCLUSA DA OGNI DECISIONE nel merito. Il tutto si decide nella stanza dei bottoni, e la cittadinanza resta esclusa, perché non indire un referendum cittadino tra i residenti a Cosenza, questo è il vero ed unico strumento che garantisce l’esercizio di democrazia, sopratutto considerato che quasi mai la politica mantiene gli impegni che assume con i cittadini che esercitano il loro potere attraverso le libere elezioni.

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Stranamente una comunità di uomini e donne non ha compreso l’opportunità che la costruzione della Metro “leggera” rappresenta per la città, per la futura area urbana e per l’intera provincia!!!

Credibili? Noi crediamo che il tutto sia un falso storico per giustificare appetiti diversi avendo ben capito cosa significhi per questa classe dirigente il mega appalto.

Sarebbe stato opportuno, il minimo sindacale, che i sostenitori del Si dimostrassero con numeri reali la sostenibilità intesa come equilibrio finanziario dell’esercizio dell’opera, invece che trincerarsi sul Si che la Banca Europea per gli Investimenti, l’ennesimo baraccone burocratico della Commissione europea, ha dato parere favorevole grazie a uno studio elaborato in Calabria da una classe politica e dirigente improponibile.

Noi crediamo che sia tutto un bluff .

– “E’ credibile che siano previsti a regime oltre 47.000 viaggiatori al giorno in un’area in cui risiedono 140.000 persone?”

Affermare che la costruzione dell’opera porterà lavoro in città se non si fa un’analisi corretta sulle vere ricadute occupazionali che, a nostro parere, saranno limitate al solo periodo di costruzione e che riguarderanno solo le solite ditte “degli amici”.

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Gli unici a guadagnarci saranno, e questo è un dato reale, i fornitori di cemento già premiati dall’urbanizzazione selvaggia che ha interessato il Viale Parco, i progettisti e tutta quella classe politica che spinge per la realizzazione. Sul fronte occupazionale l’impatto ci sarà sicuramente ma sarà devastante per i lavoratori del trasporto su gomma che, attualmente ricopre il servizio urbano e il collegamento per l’Università. La Regione per finanziare la copertura dei disavanzi d’esercizio che la metropolitana produrrà dovrà effettuare tagli ai servizi automobilistici e di conseguenza si avranno tagli ai livelli occupazionali nei trasporti su gomma.

– Le risorse per sostenere i costi d’esercizio del sistema, al netto dei ricavi da traffico, saranno finanziati dai fondi rivenienti il Fondo Nazionale Trasporti che il governo nazionale trasferisce alla Regione Calabria, per come previsto dalla nuova legge regionale appena approvata, ma che attualmente coprono appena il fabbisogno visto che la Regione ha dovuto aggiungere 15 mln di euro per evitare la crisi del settore.

– Il Presidente Oliverio ha sostenuto recentemente che: “la costruzione della Metro leggera Cosenza/Unical serve a mettere in connessione, attraverso un sistema ferroviario stabile, le Università di Cosenza e Catanzaro”. IMPOSSIBILE, ciò non può avvenire perchè il sistema di circolazione e l’armamento della rete gestita da Ferrovie della Calabria non è connettibile con il sistema di circolazione e con l’armamento previsto in progettazione per la Metro “leggera”.

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Questi sono solo alcuni aspetti che ci portano a difendere Viale Mancini o come piace a noi, “Viale Parco”. Va difeso dagli appetiti delle grandi lobbyes politiche e dei tanti fenomeni sociali negativi calabresi, valorizzarlo come “elemento qualificante sotto l’aspetto urbanistico e indispensabile sotto l’aspetto sociale” per i cittadini di Cosenza e dell’intera provincia e non può assolutamente essere trasformato in un rilevato ferroviario.

Va difeso poiché esso costituisce l’asse logistico dei nuovi assesti residenziali, direzionali e delle attrezzature per i servizi, per il commercio e per il tempo libero della nuova Cosenza nonché un polo fieristico oramai imprescindibile per l’organizzazione di eventi storici e/o tradizionali come la Fiera di S. Giuseppe.

La città ha bisogno del Viale Parco per affermare il suo ruolo di città europea dove le grandi arterie sono considerate vitali dal punto di vista sociale ed economico e non può, pertanto, essere deturpato e devastato da un opera di cui la città, quella dei cosentini, può fare tranquillamente a meno.

Così come è adesso, è determinante per lo sviluppo economico e sociale, un punto di attrazione, di incontro, di scambio e di svago grazie al quale si è riorganizzata in maniera radicale tutta la zona che va dalla ex stazione ferroviaria di Piazza Matteotti, fino a incorporare alla città Via Popilia fino a ieri considerato un ghetto. La rimozione della barriera dell’ex rilevato ferroviario ha permesso di stabilire la fondamentale connessione fra le diverse parti di città, di mettere in relazioni quartieri e ceti sociali che fino a ieri si erano ignorati, di avviare uno scambio culturale e di integrazione multirazziale con il resto della città.

Non sarà certo un golpe a chi era diventato scomodo perchè contrario alla realizzazione dell’opera o la retromarcia di un sindaco “burattino” a farci fermare. Continueremo la nostra battaglia certi di una consapevolezza che finalmente sta coinvolgendo la cittadinanza cosentina.

Questa è la nostra visione sulla città e sul Viale Parco che riteniamo di esprimere in piena autonomia e libertà allo scopo di far capire ai cittadini i veri motivi per cui si tenta di stravolgere l’attuale assetto urbanistico.

Noi riteniamo che debbano essere i cittadini a decidere, pertanto ci batteremo affinché si indica un referendum come UNICO STRUMENTO DI VERA DEMOCRAZIA PARTECIPATA.

Vi aspettiamo venerdì 26 Febbraio in Piazza XI Settembre alle ore 17,00

Comitato #NoAllaMetroSiAlViale