Occhiuto e Rota Greca: gli intrecci con Albano e D’Elia

Mario Occhiuto e Rota Greca.
Ne abbiamo scritto più volte, passando in rassegna, anche molto recentemente, i rapporti tra Occhiuto e il sindaco di Rota Greca, Roberto Albano, uomo di fiducia della famiglia.
Al punto tale che Occhiuto l’ha immediatamente chiamato alla Provincia dopo averlo scelto come uomo ombra a Rota Greco, candidando sua moglie alle comunali e adesso nominandolo suo nuovo capo segreteria a Palazzo dei Bruzi.
Ma per raccontare bene la storia, è necessario analizzare un’altra figura fondamentale.
L’intreccio è dato dal noto Dino D’Elia.
Dino D’Elia, ragioniere diplomato in quel di Corigliano Calabro vent’anni or sono, è pubblico amministratore PCI/PDS/DS del comune di Rota Greca a partire dagli anni ’80.
È delfino del principe della politica locale dell’epoca, il dott. Chiodo, che, avendo deciso di investire giusto su di lui, si fa immediatamente in quattro per garantirgli la cavalcata. E dunque. nell’ordine: iscritto PCI, dirigente di partito, consigliere comunale, capogruppo consiliare dal 1990 al 1995, vicesindaco sino al 1999 e sindaco dal 1999 al 2009.
Dino D'Elia
Dino D’Elia
Con Roberto Albano è legato da amicizia fraterna. Conterranei e coetanei perfetti. Compari d’anello e padrini dei rispettivi figli.
Nel 2000 Roberto Occhiuto tenta l’elezione al Consiglio Regionale della Calabria e per riuscire in questo deve per forza puntare sui suoi uomini più fidati. Allora dà vita alla solita e necessaria organizzazione politica territoriale.
Per quanto riguarda Rota Greca, impone dunque ad Albano di spendersi in prima persona.
Si tratta della classica proposta che non si può rifiutare. Albano è già prestanome privatistico del Cazzaro – vedi SECOP, TEN ed altri vari loschi affari – e subentra ufficialmente nella politica locale, tra le fila di FI prima, e del CCD e dell’UDC poi, ricoprendo l’incarico di vicesindaco – dal 2004 al 2009 – proprio con D’Elia sindaco.
Roberto Ermanno Albano
Roberto Ermanno Albano
Da questo momento in poi, gli Occhiuto, Albano e D’Elia danno vita ad una totale commistione di posizioni e di interessi che sfocerà subito nel raggiro più grave: la più famosa fabbrica di speculazione finanziaria (altro che pavimenti e derivati di calcestruzzo), la nota Oltrestudio Srl, nella quale sguazzavano anche Albano, D’Elia e relativi familiari.
Il sapore ed il piacere del denaro sono forti ed ecco allora che nel 2008 anche D’Elia, dopo aver assunto il fratello nel settore servizi sociali del Comune, sancisce il definitivo passaggio con gli Occhiuto: diventa lui la primadonna dell’UDC, mortificando ed umiliando i diversi dirigenti locali di derivazione democristiana che giá tanto avevano dato.
Un anno dopo viene eletto consigliere provinciale con la lista Occhiuto Presidente che a Rota Greca sbanca con 338 consensi. Nello stesso anno Albano viene eletto sindaco del Comune.
Intanto, nel 2011, Mario Occhiuto viene eletto sindaco della Città di Cosenza, e due anni dopo, con atto del sindaco del 3 luglio 2013, Prot. 4746, conferisce alla dott.ssa Elisa Nisi (moglie di D’Elia) incarico di componente del Collegio Sindacale dell’AMACO con associato compenso di € 9.000,00 annui (tutt’ora in carica).
Arrivano però gli anni della crisi economica nazionale: ne risente anche il Cazzaro che più non può mantenere a stipendio diverse posizioni. L’audace D’Elia, fiutato tale sentore, da consigliere provinciale UDC uscente, senza ritegno, né pudore, si ritrova addirittura autista del consigliere regionale del PD Giudiceandrea.
Albano viene, invece, parcheggiato in cassa integrazione. Fortuna vuole che per lui, nel 2014, Maruzzu viene eletto anche Presidente della Provincia di Cosenza ed ecco allora la felice trovatà di riassumerlo proprio nella pubblica struttura di Gabinetto con decreto numero 15 del 23/10/201 per € 25.000,00 annui.
Albano è pertanto nuovamente costretto alla contromossa. Deve forzatamente assumere presso il Comune che governa, il nipote del Cazzaro un certo ing. Mirko Tucci a partire dal 09/03/2015 con contratto di anni 1 ampiamente rinnovabile (e rinnovato in data 03/03/2016 con determina del Responsabile del Servizio Amministrativo n. 15/2016, prot. 573 per un ulteriore anno per € 26.000,00).
E siamo agli ultimi risvolti. È ora il tempo delle donne, è ora il tempo delle mele, ma quelle marce! Sì, per la dottoressa Nisi che è in scadenza di contratto AMACO che futuro si prospetta? Rinnovo, sì. Ma subordinato ad un’unica condizione, precisa e puntuale. Solo ed esclusivamente se verrà eletta Consigliera Comunale a Cosenza la Sig.ra Giuseppina De Fiore candidata con la lista “I moderati per Occhiuto” e moglie del prestanome del Cazzaro, Albano. E la signora non è stata eletta.
Ma Albano, nonostante tutto, è stato ripescato in extremis dal sindaco. Per nuove e mirabolanti avventure.