Omicidio a Cassano. L’obiettivo del killer era Salvatore Maritato, già coinvolto nell’inchiesta “Omnia” della Dda

Sono ore frenetiche a Cassano per cercare di capire chi ha armato la mano del killer che ieri sera ha ucciso una donna, Antonella Lopardo, di 49 anni, addirittura a colpi di kalashnikov.

L’omicidio è avvenuto in contrada Ciccotonno, una delle contrade rurali che si dipanano dalla popolosa frazione di Sibari a valle di Cassano Jonio.

Sembra ormai accertato che il vero obiettivo del sicario era il marito della donna, Salvatore Maritato, 53 anni, che è riuscito a scampare all’agguato rifugiandosi dietro una parete. Secondo quanto si apprende, Maritato era stato coinvolto nell‘inchiesta antimafia “Omnia”, condotta a metà degli anni Duemila dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro le cosche della Sibaritide, che disarticolò in particolare la cosca guidata a Cassano e Sibari dai boss Antonio e Vincenzo Forastefano. Maritato – che era considerato organico al clan dei Forastefano – venne condannato in via definitiva a 4 anni di carcere.

Ed è proprio la Dda guidata da Gratteri che sta coordinando le indagini sull’omicidio, di concerto con la procura di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio. Nelle prossime ore sarà interrogato proprio Salvatore Maritato, che dovrà chiarire i dubbi degli investigatori ma ormai appare sempre più chiaro che dietro questo omicidio ci siano questioni legate alla ‘ndrangheta e quindi ai clan della Sibaritide, che periodicamente riesplodono con omicidi efferati come quello di ieri sera.

Salvatore Maritato e Antonella Lopardo non aspettavano visite. Stavano guardando un programma in televisione quando poco dopo le 22 qualcuno ha bussato: due squilli al campanello di casa. La quarantanovenne è andata ad aprire pensando all’arrivo improvviso di un parente: appena spalancato il portone l’ha investita invece una scarica di proiettili calibro 7,62 esplosi da un fucile mitragliatore Ak 47.

Il killer e il suo complice erano rimasti appostati per alcune ore in contrada Cicchitonno di Cassano. Speravano che Salvatore Maritato uscisse da casa per ucciderlo ma la pioggia battente che ha flagellato per ore la zona di Sibari ha indotto l’uomo a non spostarsi come solitamente faceva.

Nulla si sa, al momento, sulle dichiarazioni rese ai carabinieri da Maritato, che era in casa insieme alla moglie nel momento in cui é stato commesso l’omicidio, mentre la figlia della coppia si trovava fuori. Maritato avrebbe riferito di non avere visto in faccia gli assassini, anche a causa dell’oscurità che regnava nella zona, e non avrebbe fornito indicazioni sui possibili motivi dell’agguato.

Una delle ipotesi è che Maritato possa non avere riconosciuto il “ruolo” esercitato da chi oggi detiene la “reggenza” del locale di ’ndrangheta sibarita e che non si sia messo “a disposizione” per qualche servigio che gli era stato richiesto

Antonella Lopardo è la seconda donna assassinata nel Cassanese nel giro di un anno: nell’aprile del 2022 venne uccisa, nelle campagne poste al confine tra Cassano e Castrovillari, Hanene Hendli, compagna di origine marocchina del pregiudicato Maurizio Scorza ammazzato con lei. Nel gennaio del 2014 cadde sotto i colpi dei killer Ibisse Taoussa, magrebina, uccisa e bruciata nelle campagne cassanesi insieme al pregiudicato locale Giuseppe Iannicelli e al piccolo “Cocò” Campolongo, 3 anni, nipote dell’uomo.