Omicidio a Santa Cristina. La lezione di Santo Gioffrè ai politicanti: “Questa terra non ha più futuro”

di Pino Tassi
Non sarebbe il momento della polemica, ma davanti alla barbara uccisione della dottoressa Francesca Romeo e al ferimento del marito, sarebbe meglio il silenzio e non dichiarazioni vuote e altisonanti come quelle delle massime istituzioni e della politica.
Roberto Occhiuto ha dichiarato: “La Calabria è una terra straordinaria, abitata da persone perbene, e si ribella contro i criminali e contro chi utilizza la violenza per diffondere terrore e morte”. Ogni volta con ‘sta terra straordinaria. Mai che aggiunga, ma anche amara nello stesso tempo.
Nicola Irto supera Occhiuto nella retorica vuota: “Davanti all’episodio, la nostra comunità regionale, onesta e operosa, resta unita nella lotta contro la violenza criminale, che non appartiene affatto al popolo calabrese”. Che in Calabria la maggioranza della popolazione sia laboriosa e onesta non ci piove, ma dire che la violenza criminale non ci appartiene ce ne vuole.
Le parole più giuste le ha trovate Santo Giuffrè, medico di lungo corso: “Uccidere un medico che nella sua natura ha il compito di aiutare le persone, significa che questa terra ha perso qualsiasi connotato di civiltà”.
Uno schiaffone sacrosanto a tutti noi calabresi che è più salutare delle parole vuote di chi conta e che non fa nulla o poco per sradicare l’humus culturale, sociale e politico su cui prolifera la violenza ‘ndranghetista.