Ospedale di Cetraro, diritto di replica ad Aieta: “Qualcuno vuole mettermi fuori gioco”

L'ospedale di Cetraro

A VOLTE RITORNA LA VILE MANINA

di Giuseppe Aieta, consigliere regionale

Il tentativo della solita manina anonima o pseudonima si riaffaccia in clima pre-elettorale. In questa “lettera firmata” e inviata a “Iacchité” (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-cetraro-il-primario-solo-di-giorno-di-aieta-e-palla-palla/), si racconta di una mia imposizione alla Referente dell’Asp di Cosenza per nominare Primario di Ginecologia il dr. Angelo Cannizzaro.

1) La Dottoressa Pellegrini non é certo persona che si fa imporre decisioni; 2) Io non ho mai imposto alcunché, né mi faccio imporre da alcuno decisioni; 3) Il Dr. Angelo Cannizzaro, ginecologo che io stimo molto, é arrivato 3* nella selezione pubblica dell’Asp per cui la sua nomina non ha bisogno di essere caldeggiata. In ogni caso si chiede di avere un Primario al di là dei nomi; 4) Non conosco gli aspetti manifestati dall’anonimo/pseudonimo e non é certo mio compito conoscerli. 5) Non sono andato martedì dalla dottoressa Pellegrini, ma lunedì, ed ho parlato di tutto tranne che della Ginecologia perché anticipato già dal sindaco di Cetraro che sta seguendo la vicenda con molta serietà e che chiede con insistenza, come il sottoscritto, la nomina di un Primario per riaprire il Punto Nascita.

Detto questo, posso assicurare l’anonimo/pseudonimo che non indietreggerò di un millimetro rispetto alle mie prerogative istituzionali, né lascerò spazio a chi tenta con questa strategia di mettermi fuori gioco per riproporre vecchi schemi che hanno lasciato macerie e ferite non facili da rimarginare. Certo è che questo modo di procedere non fa altro che aggiungere confusione e produrre danni all’Ospedale di Cetraro che ha solo bisogno di ordine e serenità per rilanciare e recuperare un’immagine che questi atteggiamenti hanno notevolmente compromesso e che grazie al lavoro serio e puntuale di sindacati, Amministrazione, consiglio comunale e Comitato si sta tentando di recuperare. In questo quadro, se qualcuno pensa di mettermi fuori gioco, ha sbagliato obiettivo. Chi mi conosce sa che in questi casi raddoppio le mie energie affinché “l’aiuola che ci fa tanto feroci”, come direbbe Dante, e che scatena fatalmente gli istinti violenti degli uomini, sia arata con responsabilità e senso del dovere.