Si preannunciano controlli da parte delle autorità competenti per una serie di irregolarità nei lavori per la realizzazione della Tac, assegnati ad una ditta ma eseguiti da un’altra, forse neanche in regola. E come se non bastasse, c’è grande malcontento tra medici ed infermieri per la grossolana mancanza dei requisiti strutturali per poter ospitare un Centro Covid-19. Il personale si ribella alle disposizioni della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza riguardanti l’attivazione dei posti Covid-19 nell’ospedale spoke. Sostengono che l’ospedale di Cetraro non sia assolutamente nelle condizioni di ricoverare i pazienti positivi, circostanza tra l’altro ben nota ormai da qualche giorno.(http://www.iacchite.blog/coronavirus-gli-ospedali-di-cetraro-e-paola-non-hanno-i-requisiti-per-ricoverare-pazienti-positivi/).
Ma ecco il testo della denuncia inviata alla Regione e all’Asp.
Il personale medico e infermieristico e ausiliario, in merito alle scelte che si stanno adottando (attivazione posti Covid-19 nell’area Lungodegenza dell’ospedale di Cetraro) DENUNCIA l’assenza totale dei requisiti necessari a garantire il corretto isolamento dei pazienti Covid-19. Le camere di degenza individuate non hanno impianto di climatizzazione per garantire i ricambi d’aria e la filtrazione con filtri Hepa, e soprattutto manca un sistema di ventilazione che consebta di determinare una pressione positiva o negativa; manca adeguata zona filtro per stanza di degenza dotata di lavabo; i testa letto non sono a norma mancando gli attacchi per il vuoto e l’aria compressa; mancano i percorsi sterili per il pulito e lo sporco funzionalmente separati.
Soprattutto rimarchiamo che l’assenza di stanze a pressione negativa non consente di trattare bene i pazienti e mette tutto il personale a rischio elevatissimo di infezione. Mancano inoltre tutti i presidi individuali di protezione. Mancano infine le competenze specialistiche.
Premesso quanto sopra, il sottoscritto personale non intende esporsi a questo elevato rischio di contagio e denuncia l’assenza totale dei criteri per la sicurezza sul posto di lavoro, pertanto invita gli organi preposti a rivedere le scelte adottate, assumendosene altrimenti le conseguenze medico-legali e assicurative in caso di malattia o grave infortunio sul piano civilistico e penale, nei riguardi degli stessi, dei contatti familiari e della comunità extraospedaliera.
Il personale dell’Unità Operativa di Medicina e dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Spoke di Cetraro