Ospedale di Praia, continua la farsa di pupi e pupari: Palla Palla regge il moccolo a Madame Fifì

La saga continua dei pupi e dei pupari. Nella sanità calabrese ormai non ci si può più meravigliare di nulla e accadono cose veramente assurde.

Il ministero della Salute scrive al Dipartimento della tutela della salute della Regione Calabria chiedendo lo stato di attuazione del Dca 64/2016 ovvero quello relativo all’ospedale di Praia a Mare. Il Dipartimento della salute a sua volta chiede lumi ai direttori generali delle Asp e delle Aziende Ospedaliere. Costoro, a loro volta, si rivolgono ai direttori sanitari aziendali, i quali scrivono e chiedono notizie ai direttori sanitari degli Spoke. I direttori sanitari fanno l’occhiolino ai direttori dei dipartimenti ospedalieri e cosi via, la pantomima continua senza sosta.

Non se ne può più di perdite di tempo e di inefficienze. Palla Palla dichiara ad intermittenza – ormai è ciclica la dichiarazione… – che se non tolgono il commissario Scura andrà ad incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per reggere il moccolo a Madame Fifì che, alla disperata ricerca di una collocazione che le consenta di ritornare in Parlamento, è diventata un vero e proprio diavolo. Ma così facendo si presta a sceneggiate come quella della riapertura dell’ospedale di Praia, inducendo Faccia di Plastica (il direttore generale Mauro) a causare danni economici importanti, inviando medici a Praia a 60 euro l’ora per non fare nulla, visto che non c’è alcuna attività ospedaliera.

Alla sceneggiata si è esibito anche il dr. Sciabica del ministero della Salute che, da commissario ad acta per far ottemperare la sentenza, invece di fare un decreto ad hoc, ha invitato con una semplice letterina il commissario Scura a procedere alla riapertura dell’ospedale di Praia, individuando le unità operative e non indicando i costi ed a carico di chi dovrebbero essere, visto che non li ha previsti, anzi ha testualmente scritto in isorisorse.

Il commissario Scura, come tutti sanno, è preposto alla programmazione sanitaria e, pertanto, non provvederà mai a riaprire l’ospedale di Praia programmato da altri ed in assenza, oltretutto, della parte essenziale: il denaro necessario. Ed in assenza di un nuovo decreto, di ospedale a Praia resterà solo l’insegna forse fino al giorno dopo le elezioni, ma i cittadini presto si renderanno conto della insussistenza delle iniziative del sindaco di Praia a Mare che hanno coinvolto, obtorto collo, anche molti sindaci della zona che hanno partecipato, coscienti della farsa, alla cerimonia che ha sancito, ancora una volta, come si giochi sulla pelle dei cittadini.