Il Comitato “San Bruno”, unitamente al Comune di Nardodipace, ha presentato il ricorso al Tar avverso il DCA 78 del 26 marzo 2024 nell’ultimo giorno utile per presentarlo. Il sodalizio ha ringraziato “il sindaco Romano Loielo e a tutta l’Amministrazione di Nardodipace per la sensibilità dimostrata, per l’attaccamento al territorio e per il loro impegno economico”. I componenti del Comitato si sono autotassati per finanziare il ricorso, senza scendere in piazza per richiedere il sostegno economico alla cittadinanza. “Infatti – spiegano i promotori – si è deciso di ricorrere al Tar, nonostante le rassicurazioni sopraggiunte dalla Regione sull’arrivo, nei prossimi mesi, del nuovo DCA in cui saranno riportate tutte le modifiche al Piano di riordino della rete ospedaliera, dai noi espressamente richieste, perché il nostro impegno e l’importanza che ha il presidio ‘San Bruno’ per nostro comprensorio non ci consente di rischiare di perdere i servizi ospedalieri”. Dunque, c’è una nuova azione messa in campo per impedire che le paure che aleggiano sul nosocomio serrese si trasformino in definitiva realtà.









