Palazzo dei Bruzi, sarà Canetti l’erede di Cucunato?

Benito e il cazzaro

Come avevamo anticipato noi, il Comune tra una decina di giorni emanerà il bando per cercare sei dirigenti esterni. Lo ha scritto oggi anche uno dei giornali di palazzo.
Sei le figure da ricercare.

Il sindaco, in base al TUEL (Testo Unico Enti Locali), potrà scegliere tra quanti avranno determinati requisiti: laurea vecchio ordinamento o magistrale, esperienza consolidata almeno quinquennale nella materia in oggetto.

Ad agosto scorso Occhiuto cercò due dirigenti, uno urbanistico e uno della cultura, con bandi discutibili che furono criticati. L’Ordine degli ingegneri e il solito Marco Ambrogio (a nonna) protestarono perchè si fece un bando ad hoc, escludendo appunto gli ingegneri, per il settore tecnico. Quella nomina non fu mai effettuata.

Così come non fu effettuata quella per la cultura: che senso ha scegliere una persona con laurea in lettere quando anche chi è laureato in giurisprudenza o in economia e ha una consolidata esperienza culturale può e deve partecipare ?

E’ presumibile che stavolta Occhiuto non commetta gli stessi errori, anche perchè la legge gli lascia discrezionalità nella scelta. Vincere le elezioni con il 60 % e poi restringere il campo dei partecipanti sarebbe un gravissimo sbaglio.

I nomi dei papabili li abbiamo dati, ma qualcuno sembra essere realmente favorito: Benito Canetti per esempio. Dovrebbe essere lui l’erede di Cucunato al quarto piano. Un compito che è affidato solo agli “eletti”. E anche se Canetti è stato trombato, beh, che fa? L’importante è partecipare. E poi si viene “eletti”. 

Quanto al ruolo di capo gabinetto, nonostante i guai, Carmine Potestio è intoccabile.

Eva Catizone aspirerebbe a una nomina, ma le manca l’esperienza quinquennale. Non ha mai lavorato in vita sua, oltre che fare il sindaco. E avrebbe virato per l’inserimento nello staff di Occhiuto.