Palla Palla in vacanza a Spoleto, il “regista” è il solito Ferdinando Aiello

La trasferta a Spoleto di Oliverio e dei suoi soliti cortigiani era stata già molto chiacchierata qualche anno fa ed aveva costretto Palla Palla ad un intervento tragicomico per mettere pezzi e colori di qua e di là ma non certo per dissipare i dubbi sulla questione centrale. Poi è tornata alla ribalta perché è arrivato il rinvio a giudizio per tutti i protagonisti della vicenda e oggi è ancora interessante perché si parla sempre di “viaggi-vacanza” anche per un ormai ex magistrato della Dda di Catanzaro che viene assolto in maniera grottesca. Tornando a Spoleto, quel viaggetto è servito unicamente ad esaltare l’egocentrismo a dir poco imbarazzante di un governatore che avrebbe dovuto pensare al bene della sua regione e non ai suoi porci comodi. Non se ne poteva veramente più di quella gestione immorale e assurda della politica. E poi, diciamocelo francamente: Oliverio in quella kermesse di Spoleto non c’azzeccava davvero un bel nulla…

L’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli aveva colloquiato con Carlo Freccero, Raffaella Carrà, Marco Travaglio, Franca Leosini, Gabriele Muccino, Paola Cortellesi e… appunto, il presidente della Regione Calabria. Noi non sappiamo perché, ma sappiamo per certo oggi che il suo quarto d’ora di “gloria” è costato ai calabresi 100 mila euro. E questo è davvero inconcepibile.

Ottantaduemila euro sono finiti direttamente nelle casse di Hdrà, la potente società di comunicazione che promuove annualmente le interviste di Mieli nell’ambito del Festival di Spoleto, comprese le spese di soggiorno dei “papponi” mentre gli altri 18.040 euro sono serviti per le spese e l’allestimento, sempre a cura di Hdrà, di una mega cena con ospiti vip. A proposito di questa cena, sappiamo – visto che la stessa società di comunicazione lo scorso anno aveva diramato un tragicomico comunicato stampa – che si è svolta “… in una location esclusiva, l’antico palazzo nobiliare Vincenti Mareri, con molti volti noti della vita politica, manageriale e culturale del Paese, che hanno potuto assaporare le eccellenze gastronomiche calabresi del menù dello chef Gennaro Di Pace e ammirare dall’alto il concerto di Francesco De Gregori, che proprio quella sera si teneva in piazza Duomo…“.

Insomma, una seratina coi fiocchi, gentilmente offerta con fondi Pac 2014/2020, quelli che dovrebbero essere finalizzati «all’implementazione dell’offerta e del prodotto turistico calabrese».

Se poi volete sapere chi è lo “scienziato” che ha concepito l’affare, eccovi serviti. Si tratta dell’ex deputato del Partito democratico, Ferdinando Aiello, che è anche tra le persone indagate nell’inchiesta. L’ex parlamentare del Pd, secondo quanto emerge dalle indagini, messo a conoscenza che la società di comunicazione Hdra era alla ricerca di un finanziatore dell’evento avrebbe messo in contatto Oliverio con la società «istigandone la partecipazione e partecipando lui stesso, sebbene privo di titolo, a spese regionali». Del resto, Aiello in Umbria è di casa, visti gli affari che ha contribuito a far condurre in porto ai suoi amici di Cariati, i potentissimi iGreco, che grazie a lui e ai suoi amici Calenda e Carbone si sono impadroniti del Gruppo Novelli a… 1 euro in una vicenda che è finita sotto la lente di ingrandimento della magistratura dopo la bancarotta fraudolenta di Saverio Greco. E chissà che non ci siano altri collegamenti con questa vicenda.