Paola. Senza Piano Spiaggia guai con la Regione, coalizione al capolinea

di Francesco Frangella

Fonte: Marsili Notizie (https://www.marsilinotizie.it/2021/10/paola-senza-piano-spiaggia-guai-con-la-regione-coalizione-al-capolinea/)

Fausto Orsomarso lo ha ripetuto in tutte le occasioni pubbliche che lo hanno coinvolto nella sua qualità di Assessore Regionale al Turismo, i Comuni  sprovvisti di un “Piano Spiaggia” verranno tenuti a margine dell’azione amministrativa regionale. E l’Ente oggigiorno presieduto da Roberto Occhiuto, sulla scorta di quanto sarà reso possibile dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di euro a disposizione ne avrà parecchi per intervenire su un settore nevralgico per l’economia, il turismo, l’occupazione e la tutela ambientale della Calabria.

Chiunque dovesse restare escluso dalle possibilità che si schiuderanno da qui a breve, pagherà un divario da coloro che potranno mettersi “più a posto” di quanto siano già “a posto” (proprio perché operanti in Comuni dotati del Piano Spiaggia), rimanendo indietro e – probabilmente – escluso dai circuiti che conteranno davvero sul panorama nazionale ed internazionale.

Paola, ieri sera, ha perso una buona occasione per uscire dall’elenco dei Comuni privi del “Piano Spiaggia”; l’ha persa per l’ennesima volta, e ancora una volta le motivazioni per le quali l’approvazione è stata rinviata a data da destinarsi, esulano dalla discussione stessa del punto.

Una situazione paradossale, dalla quale dipende il destino dell’intero territorio, che dell’indotto derivante dalla “spiaggia”, potrebbe beneficiare in ogni sua parte. Ovvia quindi l’amarezza degli operatori che ieri sera hanno presenziato, seduti tra il pubblico, all’adunanza nell’aula “Lo Giudice”, rivelatasi infruttuosa e deleteria sotto ogni punto di vista.

Se infatti si guarda all’accaduto dalla prospettiva di chi amministra il Sant’Agostino, il bilancio è ancor più fosco di quello “strutturalmente deficitario” approvato poco più di un mese fa, con la maggioranza consiliare evaporata al calor bianco dello scontro che ha consumato i due leader più carismatici della Coalizione di Salute Pubblica.

L’interna lotta tra compagini “perrottiane” e “dinataliane”, ieri sera ha toccato il suo punto più basso, con reciproci turbamenti condivisi nei virgolettati consiliari ed in quelli dei giornali, relativi alla percezione “etica” delle rispettive posizioni. Cosa mai sia accaduto tra le parti per arrivare a scomodare l’etica, è una questione sconosciuta alla cittadinanza, a meno di non considerare l’esito delle recenti elezioni regionali, dove non s’è assistito al rinserramento delle fila attorno ad un candidato “unitario” (quale, per la natura della Coalizione, sarebbe potuto essere – come nel 2020 – Graziano Di Natale), anzi diversi consiglieri di maggioranza hanno esplicitamente sostenuto candidati avversari del centrosinistra (alveo dell’amministrazione in carica).

Da un punto di vista politico, è ormai certificata l’erosione di un’alleanza nella quale tanti elettori hanno nutrito dubbi sin dal principio, un rapporto che, per quanto forzato, aveva addirittura resistito alla frattura scaturita dalle dimissioni dell’ex vicesindaco Tonino Cassano. Perrotta e Di Natale, uniti in quell’avversità che ha rappresentato la più vigorosa “crisi di coscienza” della loro Coalizione, ora si sciolgono per una questione “etica” di natura ignota, ascrivibile un po’ a interpretazioni regolamentari del Consiglio Comunale («eleggere o non eleggere il presidente del consiglio comunale prima di approvare il Piano Spiaggia? Questo è il problema») e un po’ al risultato delle consultazioni regionali, che sulla costa tirrenica cosentina non hanno premiato nessuno.

Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Compresa la minoranza, che ieri ha fatto capire di poter proseguire ad oltranza nel suo primo, vero, atto di “opposizione”.

Il Piano Spiaggia, gli imprenditori e la cittadinanza restano in attesa, col buonsenso di chi è ormai disilluso, nella speranza che non subentri mai la convinzione d’aver soltanto perso tempo.

Di seguito le prese di posizione delle forze componenti la minoranza consiliare paolana, apparse sui social network a seguito dell’esito con cui si è “chiusa” l’ultima seduta del civico consesso.

Progetto Democratico (compagine che, nel 2017, candidava a sindaco Pino Falbo): IL SINDACO RASSEGNI LE DIMISSIONI

«La maggioranza non c’è più!!!

In verità la maggioranza in consiglio comunale non c’è mai stata e oggi, con l’uscita dall’aula dei 4 consiglieri eletti tra le fila di Perrotta, la città ha preso atto di quello che da tempo abbiamo denunciato con ogni mezzo dai banchi consiliari.
Il gruppo di Progetto Democratico, insieme agli altri 3 consiglieri di minoranza, oggi non poteva reggere numeri che non ci sono: per troppi anni la politica locale (e non solo quella!) ci ha fatto abituare a continui cambi di casacca, a stampelle di fortuna, ad inciuci e a svendite d’occasione con il solo obiettivo di poter mantenere ben salda la poltrona sulla quale ci si era comodamente seduti.
Il nostro credo politico è un altro ed è fatto di coerenza e lealtà. Lealtà soprattutto nei confronti di quegli elettori che nel 2017 hanno scelto di consegnarci un mandato ben preciso, essere una sentinella di legalità in consiglio e controllare quell’accoppiata che oggi ha ufficializzato il fallimento della loro politica.
Chiediamo al Sindaco un atto di responsabilità: ci liberi al più presto da questa cappa che ha attanagliato la città per troppi anni e rassegni le dimissioni!»

Rete dei Beni Comuni (compagine che, nel 2017, candidava a sindaco Vincenzo Limardi): IL GIOCO È FINITO

«Ci aspettiamo che il Sindaco, da ieri senza una maggioranza, oggi rassegni le dimissioni ed esca definitivamente dallo scenario politico locale insieme alla schiera di fedelissimi, chiedendo scusa alla comunità paolana.

La lunga crisi politica, iniziata con la defenestrazione del vice-sindaco Cassano, passata dall’invito a farsi da parte all’assessore Mantuano e giunta ai titoli di coda con la mancata elezione di Di Natale alla Regione, si conclude con il tentativo di far passare la fine di una disastrosa esperienza amministrativa come una semplice lite tra condomini.
Una maggioranza eterogenea sin dalla sua formazione, intrisa di personalismi e ripicche che, con alzate di mano a comando, in questi cinque anni ha affossato il paese con un altro dissesto.
Anche la responsabilità per la mancata approvazione della variante al Piano Comunale di Spiaggia, strumento atteso in particolare dagli operatori del settore, è solo ed esclusivamente della ex maggioranza di Perrotta e Di Natale e dei loro contrapposti schieramenti che, dopo il rinvio del 25 febbraio scorso, nonostante altri quattro consigli comunali, non lo hanno calendarizzato.
Noi siamo stati chiamati a svolgere il ruolo di opposizione e continueremo a esercitarlo in modo intransigente e costruttivo, proponendoci, insieme alle forze progressiste, ecologiste e riformiste di costruire da subito l’alternativa per il governo della Città.
Il gioco è finito».