Lentamente si erano ripresi. Dal 19 gennaio 2017, giorno del primo arresto di Giorgio Barbieri, erano passati ormai quasi due anni e loro speravano che la gente si fosse dimenticata di tutto facendo il bello e il cattivo tempo su quello che tutti i cosentini definiscono l’ecomostro del cazzaro. Eppure, all’indomani della prima operazione contro Barbieri, erano in gravissima difficoltà . La “pasionaria” Jole Isis Santelli e Roberto Occhiuto erano così in difficoltà da aver scritto addirittura una dichiarazione congiunta. L’arresto di Giorgio Barbieri, del resto, oggi come allora, era stata una batosta tremenda e ha colpito al cuore il regno di Mario il cazzaro, del quale Jole è il braccio destro e Roberto il… fratello.
La dichiarazione congiunta di Jole e Roberto faceva (e fa ancora!) scompisciare dalle risate.
«L’idea che tutte le grandi opere fossero gestite a monte da un cartello di imprese – scrivevano la pasionaria e lo scilinguato – ovviamente crea sconcerto e preoccupazione. È da sottolineare la collaborazione fra le due procure distrettuali che mostra come dal lavoro comune si riesce a individuare una lettura più esaustiva compiendo un salto di qualità nel contrasto ai fenomeni criminali».
Insomma, quasi costretti a fare questa dichiarazione e senza una parola di circostanza per il loro “vecchio” amico Giorgio.
Vediamo allora di rinfrescare la memoria a Jole e Roberto, così attivi nella campagna elettorale per la rielezione del loro beniamino.
Giorgio Barbieri è (adesso era…) un vero e proprio “mammasantissima” degli appalti pubblici in Calabria. Lo trovavi dappertutto con il suo fantasmagorico “gruppo”. Una corazzata del cemento che sguazzava senza soluzione di continuità tra la nostra Piazza Fera-Bilotti, gli impianti di sci di Lorica e l’aviosuperficie di Scalea e che “ammaccava” milioni come se fossero noccioline.
Giorgio Barbieri ovviamente è un grande amico di Mario il cazzaro, che ha fatto di tutto, ma proprio di tutto, prima per fargli vincere l’appalto, inciuciando a Roma con il fido Clini, e poi per parargli il culo quando anche i bambini vedevano lo schifo che si consumava ogni giorno sul cantiere.

A Roberto Occhiuto, poi, vorremmo ricordare (caso mai l’avesse rimosso dalla memoria, un problema di famiglia evidentemente) che c’era anche lui col fratello e con Corrado Clini quando la Finanza li ha filmati ed intercettati. Per non parlare degli splendidi rapporti con Carmine Potestio, l’uomo del clan Lanzino, che in pratica è una sua “creatura”.
Che Giorgio Barbieri sia attaccato a Cosenza, poi, non è affatto un mistero e, vista la sua grande potenza economica e di persuasione (perché ha anche un bel po’ di dipendenti che votano a Cosenza…), non poteva mancare la candidatura di scambio per il suo amico Occhiuto alle ultime elezioni.
Il prescelto è stato Vincenzo Belmonte (Cenzino per gli amici), padre di Renata Belmonte in Barbieri. La moglie di Giorgio Barbieri. Insomma, u suacru i Barbieri, detto alla cosentina. Candidato con la lista “Occhiuto sempre più” con tanto di santino ed invito a votarlo in massa. Tu chiamale se vuoi candidature di scambio. Ovviamente “mafioso”!