Le voci ormai si rincorrono ed è quasi inevitabile che gli attivisti del M5S parlino con Iacchite’ dei progetti di candidature per i collegi uninominali da parte dei portavoce Nicola Morra e Laura Ferrara. E se Morra caldeggia per Castrovillari l’inconcepibile arruolamento di Candida Tucci, una esponente di spicco della Confapi nonché proprietaria di una clinica, non si può certo dire che la Ferrara vada meglio. Pare che la prescelta per il collegio uninominale di Cosenza sia Anna Laura Orrico, project manager di Giovani e Futuro Comune, un franchising di coworking, con un recente passato di sostenitrice di Pippo Callipo, per il quale ha presieduto a lungo l’associazione “Io resto in Calabria” ponendo da qui le basi per costruire la sua attività professionale resa possibile con le commesse del sistema politico dominante. Del resto, occupandosi di progettazione su bandi regionali, nazionali ed europei non può che essere legata a chi detiene il potere. Niente di male, per carità. Ma anche in questo caso, cosa c’entra questo curriculum con il M5S? E come mai Anna Laura Orrico arriva solo adesso alle porte del Movimento?
Certo, di Pippo Callipo. grande industriale del Sud e re del tonno ma anche del gelato, non si potrebbe mai parlare male perché è un imprenditore serio ed onesto, ci mancherebbe altro. Dopo aver subito un attentato dalla criminalità organizzata, ha deciso di non abbandonare la sua terra a se stessa. In passato non ha mai ceduto alle pressioni e alle minacce della malavita e nel 2006 ha messo insieme un gruppo di persone coraggiose tra le quali anche Anna Laura Orrico. Un progetto con il quale, nel 2010, Pippo Callipo ha provato anche ad essere eletto presidente della Regione ma non ha funzionato.
Non è un mistero, quindi, che la Orrico abbia fatto attività politica. Ecco cosa scriveva la stessa Orrico”… Per noi è fondamentale formare una nuova classe dirigente, che sappia e abbia voglia di gestire la polis, interessarsi alla politica e sviluppare buone pratiche di convivenza sociale. Ma abbiamo anche un altro obiettivo: costruire sinergie tra le realtà virtuose del territorio calabrese. Mettere insieme associazioni, imprese e i tanti giovani, che vogliono una Calabria diversa…”.
Ora, ferma restando la grande stima nei confronti di Callipo, quali sono i legami che possono ritrovarsi tra la “cultura politica” di un imprenditore, per quanto “illuminato”, e un movimento che dovrebbe essere di rottura come il Movimento Cinquestelle? Francamente non lo sappiamo. E men che meno quello che possa avvicinare la professionalità di spessore della Orrico ad attivisti vogliosi di mandare a gambe all’aria il sistema nel quale opera lei stessa.