Politiche 2018, le pagelle “animaliste” e “ambientali” ai partiti

Ad appena qualche ora dalla chiusura della campagna elettorale per le elezioni politiche 2018, ci piacerebbe dare le “pagelle animaliste” alle forze scese in campo perché i “soliti commentatori da social” ripetono che questa campagna elettorale sembra sia stata contraddistinta dall’assenza di “politica”.

Perché di ambiente, diritti degli animali e coscienza ecologica, i nostri politici eletti o nominati, sembrano ricordarselo solo in prossimità di catastrofi annunciate o contaminazioni di latte e/o uova. E invece la politica si fa sempre, anche nell’apparente assenza di argomentazioni “scomode” come potrebbe essere quello della -caccia- o nella volutamente omessa dichiarazione di questo o quel partito nei confronti dei diritti degli animali.

Iniziamo quindi con il Partito Democratico di Renzi: BOCCIATO.

Dopo la passata estate che ha visto tutta la nostra penisola, falcidiata da incendi e siccità, quasi tutte le regioni italiane a guida PD (tra cui anche la Calabria, più e più volte sollecitata a riconsiderare le date di apertura e chiusura anche attraverso petizioni e ricorsi al TAR…) hanno autorizzato la stagione venatoria in anticipo e posticipato la chiusura, non prestando il minimo ascolto agli appelli dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che suggerivano di posticiparne l’apertura riducendo la pressione venatoria su determinate specie. E nel programma ufficiale per queste elezioni, sembra anche tragicamente buffo che la sezione “ambiente” sia la più spoglia e non comprenda la parola “caccia”. Evidentemente il partito democratico ha tutti gli interessi di mantenere i rapporti con le lobby delle armi e dei cacciatori in assoluto spregio della nostra fauna selvatica…fauna sopravvissuta allo “sblocca Italia” e a tutti i tentativi di installazione di inceneritori e/o isole ecologiche discariche…

Movimento 5 Stelle: BOCCIATO.

Sebbene moltissimi dei sedicenti ambientalisti italiani avessero riposto le loro speranze in questo movimento che si è sempre fatto propaganda a suon di “riciclaggio-biologico-abolite le bottiglie di plastica-evviva le caraffe di vetro“, il loro programma, nei fatti concreti, non presenta alcun riferimento diretto alla caccia nè la voce: “Animali” del programma è dotata di alcun contenuto. Evidentemente una grande frangia di grillini (candidati e sostenitori) fanno parte dell’ambientalismo da tastiera (quello virtuale) che intasa il web,  ma che agli atti pratici, non erige una vera e solida opposizione alle moltissime leghe e sindacati di cacciatori, i cui voti fanno gola anche a loro…Quindi così come in moltissimi altri temi: ambiguità, pressappochismo e disaffezione autentica alla causa.

Centrodestra: Forza Italia- LEGA- Fratelli d’Italia, Noi con L’Italia: BOCCIATO. 

Iniziamo da Forza Italia che, nonostante i siparietti pasquali di Silvio Berlusconi che allatta teneramente degli agnellini (la cui fine non ci è dato sapere a distanza quasi di un anno…) e la presenza in coalizione di Michela Brambilla, non presenta alcun riferimento alla caccia nel programma. Se anche lo avesse contenuto, sarebbe stato comunque schizofrenicamente affiancato alle posizioni palesi pro caccia e assolutamente schierate della Lega di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. I quali hanno trascorso, praticamente l’intera campagna elettorale, a sancire accordi di ferro e “piombo” con tutte le categorie di lobby delle armi e dei cacciatori esistenti in Italia, rassicurandoli addirittura sulla diminuzione delle aree protette dalla caccia e sulla restrizione della legge 157/92 che limita le attività venatorie. Il duo Salvini- Meloni non ha a cuore la condizione della nostra fauna selvatica, dei nostri animali indifesi, che credono sia una proprietà esclusiva della lobby dei cacciatori. Chi ha fatto del populismo, dell’odio razziale e della paura la sua bandiera, che interesse vogliamo che possa nutrire per degli animali selvatici? E per la loro salute? Magari non sono abbastanza “tradizionali” da meritare attenzione..

.Casapound con Simone di Stefano: BOCCIATO.

Nonostante la lettura del loro programma possa rappresentare una pausa esilarante dopo una giornata di lavoro per contenuti, ma soprattutto per la -forma- con cui sono espressi, la voce: ” Per un’ecologia non conforme” quindi riferita al loro piano sull’ambiente e le sue risorse, anche se si fregia di capoversi altisonanti, di fatti non contempla in nessun caso la voce: “Caccia”. Il leader, messo alle strette (perchè c’è da dire che anche i neofascisti di terzo millennio hanno imparato l’arte del dico/non dico della scuola grillina del web) ha dichiarato che: ” il vero problema non sarebbe la “caccia in se” arte “nobile e antica…una disciplina, che addirittura sarebbe utile nella gestione dei territori e nella corretta amministrazione ambientale del paese (…) “, ma gli allevamenti intensivi con i polli in batteria! Il suo impegno quindi, una volta eletto, consisterà nell’attuazione di un “fondamentalismo verde” (…) creato con tavoli preventivi appositi tra il mondo della caccia e le istituzioni. A che serve quindi rivolgersi alle moltissime associazioni ed enti preposti, che da sempre monitorano, vigilano e proteggono con ogni mezzo la fauna bistrattata di tutt’Italia? Ci penserà Casapound con le sue ronde, magari non più vestite di nero, ma di verde, ad aiutare i cacciatori che gli insegneranno ad usare, oltre che la cinghia, anche la doppietta e le trappole…Quanta fascino morboso risveglia ancora nel 2018 un’attività come la caccia, che prevede la presenza della canna di un fucile che esplode dei colpi incandescenti? Proprio nelle fazioni politiche che promulgano il machismo e la disparità economica, sociale e morale? Sigmund Freud avrebbe materiale per anni…

Liberi e Uguali con Pietro Grasso: PROMOSSO. Già segnalato dalla sua costituzione su tutti i portali dei cacciatori italiani (ottimo segno), il manifesto di Liberi e Uguali pone come obiettivo palese e manifesto il benessere degli animali, tutti, e il contrasto alla caccia, soprattutto quella in deroga, la tutela della biodiversità e l’adozione di comportamenti più salubri e giusti. Che dire? Tanto di cappello alla formazione che raccoglie S.I. (vecchia SEL) e che avrà quantomeno ascoltato le istanze delle molte associazioni animaliste presenti un pò in tutto il territorio italiano.

Potere al Popolo con Viola Carofalo: PROMOSSO A PIENI VOTI.

Il programma consultabile rappresenta davvero un ampio respiro e una concreta speranza per un’ecologia vera fatta di lucide analisi e concretissime proposte di “rivoluzione verde” .Nel programma addirittura, la caccia con il suo utilizzo di proiettili contenenti piombo (che poi viene rilasciato sul suolo…) viene annoverata come parte importante dell’inquinamento del suolo, ma anche e soprattutto come fattore antropico scatenante, della riduzione della fauna selvatica, già provata dalla perdita di habitat. Il fattore confortante è che la caccia (insieme agli allevamenti intensivi e al tema del randagismo) costituisca uno degli argomenti cardine nel settore ambiente del programma di questo partito….Resta da chiedersi come mai un programma così ben articolato e specifico, in merito all’Ambiente e alla Caccia, non trovi la giusta e adeguata risonanza sui mezzi di comunicazione e sulle testate apposite…E’ un problema dell’ufficio stampa interno al partito o la lista è volutamente oscurata perchè scomoda? Molte sono le domande, le cui risposte, temiamo arriveranno solo il 4 marzo. Le poche certezze che si hanno però apartire dal 5 marzo stesso,  consistono nella creazione di creare un fronte comune di tutte le associazioni ambientaliste/animaliste, presenti sul nostro territorio, la cui voce e le cui istanze, non potranno e non saranno più ignorate come in passato. Il tempo degli appelli rimasti inascoltati e derisi, è finito.

Salvatore Belfiore

Associazione Culturale GALA

Abolizione Caccia Calabria