Ponte di Celico, le “prove tecniche” dell’Anas sull’impianto semaforico

Il sindaco di Celico Antonio Falcone è tornato a scrivere all’Anas e al prefetto. Nelle ultime ore sono arrivate “strane” segnalazioni sul funzionamento dell’impianto semaforico installato sull’ormai famoso Ponte di Celico o viadotto Cannavino.

Questo il suo post su Fb.

A seguito delle varie segnalazioni pervenute dai cittadini che attraversano quotidianamente il viadotto Cannavino, a seguito delle mie personali sollecitazioni agli enti preposti come posto alla vostra attenzione nei post precedenti, vista la preoccupazione che giustamente aleggia sulle condizioni del ponte e sul funzionamento dei semafori posti prima e dopo dello stesso con lo scopo di evitare incidenti, pongo alla vostra attenzione l’ultimo atto formale inviato ad ANAS, alla Preferttua e al Dott. Tansi al fine di sollecitare maggiore attenzione e a porre le dovute operazioni necessarie alla salvaguardia dei cittadini.

Tengo a precisare infine che sua Eccellenza il Prefetto mi ha appena comunicato che giorno 5 settembre è convocata una riunione con tutti i vertici (Prefettura, Anas, Regione, Sindaci, COV) per analizzare le criticità del Ponte e prendere tutte le dovute precauzioni.
Tutto ciò a dimostrazione dell’impegno che il sottoscritto, la sua amministrazione e l’ufficio tecnico del comune di Celico stanno mettendo nella risoluzione dell’annoso problema del Viadotto Cannavino.

Falcone ha poi postato il testo della comunicazione inviata all’Anas e al prefetto nel quale tra l’altro si legge. 

In merito ai monitoraggi, si ribadisce quanto già evidenziato sui social sia dall’Ufficio di Protezione Civile regionale che da profili privati, circa l’inattività dell’impianto semaforico installato sul viadotto Cannavino e collegato a un sistema di allarme che viene innescato da eventuali pericoli individuati attraverso diverse strumentazioni. Relativamente si chiedono formali chiarimenti diffidando sin da subito l’Anas a intervenire per ripristinare l’impianto semaforico installato a tutela della cittadinanza nonché di quanti quotidianamente attraversano questa strada“.

Giova ricordare che il capo compartimento dell’Anas calabrese ingegnere Giuseppe Ferrara ha detto testualmente al capo della Protezione Civile regionale: “Sono in atto prove tecniche i cui falsi allarmi potrebbero allarmare gli utenti. Non ci sono pericoli per la viabilità”.