Ponte sullo Stretto e Anas: tutti gli intrecci tra Salvini e i Verdini. L’assunzione di Omar Mandosi

PONTE SULLO STRETTO E ANAS

Questa sera va in onda su Raitre una grande inchiesta di Report sullo scandalo nei lavori pubblici che ha visto coinvolta la famiglia Verdini con i presunti condizionamenti e traffici d’influenza. Ne abbiamo scritto ad inizio gennaio in un nostro articolo in cui sottolineavamo il silenzio purtroppo momentaneo di Salvini and company sul ponte. Scrivevamo che pur non riguardando direttamente il Ponte, l’unica motivazione del grande silenzio era lo scandalo scoppiato a fine anno sulle gare Anas condizionate da Tommaso Verdini, figlio di Denis Verdini, cognato di Matteo Salvini, e indirizzate verso società amiche.

La premier Meloni aveva tentato di archiviare il tutto affermando che “Salvini  non è chiamato in causa e ritengo che non debba intervenire in aula”. Conclusione affrettata perché Salvini viene più volte citato nelle intercettazioni e anche perché serviva e serve far chiarezza su un intero mondo che è quello dei lavori pubblici e delle grandi opere.

Ricordiamo in breve la vicenda in attesa di Report. L’accusa dei pm Veneri e Cedrone della Procura di Roma sostiene che Tommaso Verdini, finito agli arresti domiciliari, e il suo socio Fabio Pileri hanno costituito una società di consulenza, la  Inver srl, per favorire imprenditori amici con informazioni riservate  sulle gare in corso di pubblicazione di Anas. I due, avvalendosi anche dei rapporti di Denis Verdini, anche lui finito agli arresti domiciliari, avrebbero avuto notizie riservate da alcuni dirigenti Anas utilizzando anche i loro rapporti con la politica e le istituzioni. Nel provvedimento è infatti scattata una interdittiva per 12 mesi dal pubblico ufficio per Paolo Veneri e Luca Cedrone rispettivamente, all’epoca dei fatti, dirigente e funzionario della Direzione Appalti e Acquisti di Anas.

In cambio gli imprenditori pagavano alla società Inver consulenze che per la procura sarebbero fittizie. L’imprenditore Veneziano, anche lui finito agli arresti domiciliari, “attraverso la Phos srl a lui riconducibile” ha versato 137 mila euro tra luglio 2021 e aprile 2023, Angelo Ciccotto, stessa sorte, attraverso il Consorzio Stabile Aurora, 114 mila tra il luglio 2021 ed il febbraio 2023. Stefano Chicchiani, sempre secondo i pm, pagava in nero e avrebbe versato tra somme in contanti e lavori eseguiti circa 500 mila euro. I pm scrivono di “opere edilizie presso la proprietà di Denis Verdini”.

I pm sottolineano ancora come il sistema creato dai Verdini era basato anche sulla promessa  di interventi e raccomandazioni in sedi politiche ed istituzionali (tra gli altri presso Massimo Bruno, Chief Corporate Affair Officer di Ferrovie dello Stato e presso Diego Giacchetti, neo direttore delle risorse umane e gestione del personale di Anas) per la conferma in posizioni apicali di Anas o comunque la ricollocazione in ruoli apicali ben remunerati”.

Quello che esce fuori è una rete di rapporti amicali e di conoscenze che hanno creato un sistema di potere. Bisogna capire quanto è profondo questo sistema, quante scelte sono state fatte in base a questi criteri di amicizia e di raccomandazioni, Il governo ha preferito in questo mese il silenzio, così come ha fatto Matteo Salvini che è ministro alle infrastrutture e invece deve chiarire tanti passaggi e tante scelte.

Speriamo che Report sia da stimolo per far chiarezza. Noi rimettiamo in luce gli aspetti che riguardano la Calabria che viene tirata in ballo sia per i lavori della Statale 106 jonica e sia indirettamente per il Ponte sullo Stretto.

Massimo Simonini, ex Ad di Anas, è attualmente commissario straordinario di due grandi opere italiane, la Statale 106 ionica in Calabria e la E78 Fano-Grosseto. Nelle intercettazioni Pileri, il socio di Verdini, dice che l’attuale commissario Simonini quando era Ad di Anas avrebbe fatto una serie di favori a loro mettendosi a disposizione per degli incontri e fornendo dei documenti riservati. La Guardia di finanza scrive nell’informativa che “Fabio Pileri faceva incontrare Simonini con i loro imprenditori clienti”. La Stampa riporta un’intercettazione di Pileri: «Io facevo veni’ qui l’amministratore delegato chi lo vedeva … eh i clienti». Secondo i pm, Denis Verdini avrebbe cenato in una saletta «riservata al piano sotterraneo» del Pastation (il locale del figlio Tommaso) con l’ex Ad di Anas Massimo Simonini e con l’imprenditore Vito Bonsignoreoltre che con il figlio e Fabio Pileri.

L’accusa principale verso Simonini parla di un documento interno Anas che venne sequestrato dai magistrati a giugno del 2022. Per i magistrati quest’audit era stato portato da Simonini a una cena con Verdini jr. L’audit non riguardava la nostra Statale 106 e si riferisce all’autostrada Orte-Mestre e la Statale ragusana ai tempi, ripetiamo, in cui Simonini era Ad dell’Anas. Scriveva Marco Lillo su Il Fatto Quotidiano: “L’ex Ad di Anas è stato indagato perché per i pm metteva a disposizione le sue funzioni in Anas in cambio della promessa di intervento grazie al peso politico istituzionale di Verdini e Pileri  per favorirne la riconferma all’Anas o comunque la sua ricollocazione in posizione di vertice in altre società”.  Nell’intercettazione agli atti Pileri esclama riferendosi a Simonini: “No è sospeso… (…) vorrei capi’ perché è sospeso, secondo me è sospeso lui perché (…) è stato accusato all’inizio di aver dato dei documenti segretati a Tommaso ( n.r Verdini).Secondo me i documenti so’ però riservati, lui non glielo poteva da’. (…) Secondo me eh… lì è stata commessa un’ingenuità mi sa (…) anche da Massimo… però Massimo non pensava che Tommaso…”.

Noi non poniamo un problema giudiziario ma un problema di opportunità politica. Matteo Salvini come ministro delle infrastrutture deve dire come stanno le cose  sul commissario Simonini, nominato da Mario Draghi, sulla SS 106. Anche in considerazione che l’attuale Governo l’ha mantenuto al suo posto aumentando la dotazione economica  con l’attribuzione al commissario per la SS 106 Ionica di 3 miliardi di euro da spendere in 15 anni. In una realtà difficile come la nostra non si capisce perché non viene nominato un altro commissario. O no?

SOCIETA’ PONTE SULLO STRETTO

La società Ponte sullo Stretto non è coinvolta in alcun modo nella vicenda. Appare però indirettamente sulla vicenda di Omar Mandosi. Omar Mandosi era un funzionario dell’Anas  che  aveva rapporti con Verdini e Pileri.

Marco Lillo scrive su Il Fatto Quotidiano: ”In una intercettazione, stavolta del 30 ottobre 2021, Pileri dice a Mandosi: “Sei tornato, stai facendo una grossa cosa per la famiglia che Denis ogni volta che ne parla gli brillano l’occhi. Deve ave sta cosa de la figlia”. Non è chiaro chi sia Denis, chi sia la ‘figlia’ e chi debba avere cosa. Il senso è poco chiaro. Più avanti Mandosi spiega ciò che vorrebbe dire per mettersi in buona luce con un suo superiore di Anas, tal De Santis, facendo anche il nome di “Matteo e Francesca”, entrambi estranei all’indagine romana: “Vabbè, via mò sto De Santis lo chiappo così (…) Oh gli dico pure c’è Francesca e Matteo a disposizione glielo la metto proprio, però so trasversali stanno pure sulla sinistra”. E Pileri: “Stanno sulla sinistra perché tu lo sai c’hanno rapporti con Lotti con Renzi…”. Omar Mandosi nel 2023 lascia l’Anas e Pietro Ciucci lo nomina direttore risorse umane di Stretto di Messina Spa… 

Ripetiamo che su Matteo Salvini non c’è alcuna indagine in corso. Così come sulla fidanzata Francesca Verdini. Sicuramente si tratterà di millanterie e falsità la disponibilità presunta affermata da Pileri. Rimane un aspetto politico ed etico. Anche  su questa vicenda servirebbe chiarezza e che i protagonisti parlassero. Omar Mandosi viene assunto da Pietro Ciucci alla società sullo Stretto per l’intervento di Denis Verdini? I rapporti privilegiati vantati dalla famiglia Verdini e da Pileri hanno avuto un ruolo nell’assunzione?

Rimane il quesito di fondo, Il Ponte sullo Stretto è un’opera vitale per l’economia del Paese e per la Calabria oppure la vitalità nasce solo dagli interessi economici che muove e dal sistema di potere che sta creando? ATTENDIAMO UNA RISPOSTA E SIAMO CERTI CHE REPORT RIACCENDERÀ LE LUCI SU QUESTA VICENDA SU CUI TROPPO PRESTO È SCESO IL SILENZIO. BUONA VISIONE.