Porto di Cetraro, la farsa è servita

“Era già tutto previsto”: così cantava Riccardo Cocciante…! Come descritto nel precedente articolo nel quale ci siamo occupati del porto di Cetraro e della farsa del bando per la sua gestione (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-cetraro-ecco-chi-vincera-il-bando-per-la-gestione-del-porto-si-accettano-scommesse/), il responsabile del IX settore (porto) del comune di Cetraro, Massimo Aita, nato come geologo e poi diventato un intrallazzino abile e di alto livello, è stato nominato responsabile unico del procedimento (Rup) e si è anche autonominato il 5 dicembre 2022 presidente del seggio di gara !

Il tutto per favorire i suoi “amici“ e ovviamente per un cospicuo tornaconto. Come avevamo previsto, un’unica ditta si è presentata al bando, fatto su misura, per circa 544.918,03€ . Cifre a dir poco da sballo per una realtà come quella di Cetraro nella quale la maggior parte delle famiglie vive di precariato. Ma non tutti siamo uguali purtroppo… se hai un Aita in paradiso potrebbe fare anche un miracolo.

E quindi chi ha vinto questo bando per la durata di due anni prorogabili fino alla bellezza di ricevere 1.226.065.56€? L’unica ditta che si è candidata alla gara cucita su misura per lei.. la Coop 134, apparente cooperativa di Rimini, ma con a capo il “bello di papà” senza né arte né parte Vincenzo Cesareo, figlio del vicesindaco Tommaso, compagno di intrallazzi e di merende del suo intimo geologo Aita.

La coop “rossa” di Rimini attiva anche nella raccolta dei rifiuti solidi urbani (https://134.coop/) come mai si è interessata ad una realtà come quella di Cetraro? Su invito di chi, e secondo quali capacità ha creduto si essere in grado di riuscire a gestire al meglio una struttura al collasso e con dinamiche complicate come quella del porto turistico?

Io ho un’altra tristissima previsione da fare.. questa ditta (non mi stanco mai di ripetere che è capitanata dal figlio nullafacente del vicesindaco) non avendo esperienze mezzi e capacità, cederà la gestione del travel lift alla Medusa S.r.l. Che fa capo ai fratelli Borrone, già conosciuti sul territorio e che già stanno utilizzando il mezzo per “tirare a secco” barche che poi portano indisturbatamente nel loro cantiere. Ma la capitaneria di porto a Cetraro esiste? Si limita solo a chiudere un occhio e a farsi intimidire o corrompere oppure riesce anche ad avere un minimo di dignità e a svolgere il proprio lavoro? Se queste notizie le ho apprese io da libero cittadino che si occupa di tutt’altro, possibile che loro non ne sono a conoscenza? O fanno finta di non esserlo…. Ma questo è un mio parere personale. E i vigili urbani? Forse come nei film giocano a tressette. I funzionari comunali non si sono resi conto di nulla? Certo che no perché il porto fondamentalmente è una macchina di voti.

Saranno mai libere le assunzioni del personale, saranno mai uguali per tutti le quote da pagare per il posto barca? A chi promette un pacchetto di voti per le prossime elezioni a “papà Tommaso Cesareo“ e a ziuccio “Aita” il piccolo Vincenzo, secondo voi non farà sconti? O per meglio dire “trattamenti di favore”? Lo sapevate voi ragazzi onesti, trentenni, magari disoccupati o comunque senza Santi in paradiso, che con  determina registro generale n.291 del 22/11/2022 (sempre firmata dal mitico geologo) sono state assegnate in maniera diretta 2.440,00 € per la manutenzione del mezzo (travel lift) sempre alla solita società amica? Ma con queste premesse cari compaesani Cetraresi, che cosa ci aspettiamo dalla nostra città? Famosa ormai solo per storie di mafia, delinquenza e intrallazzi vari. Questi lestofanti sono adesso al Comune per colpa nostra e dei nostri voti. Quale impresa onesta vorrebbe mai investire nel nostro Comune ? Se accettiamo tutto in silenzio non abbiamo più il diritto di lamentarci della mancanza di un futuro nella nostra martoriata ma speciale città. I nostri figli (tranne Vincenzo Cesareo perché il padre è vicesindaco e spregiudicato) , saranno costretti ad abbandonarla e a lasciarsi alle spalle lo squallore di chi la governa ma anche tutta la sua immensa e sotterrata bellezza.

Lettera firmata