Praia, “festival” delle imbarcazioni a motore nelle grotte dell’Isola di Dino: che fa la Guardia Costiera?

C’è chi ringrazia?

Continuiamo,e non ci fermeremo, a segnalare l’ingresso ininterrotto delle imbarcazioni a motore nelle grotte dell’Isola Dino, un habitat fortemente minacciato che necessita di essere tutelato, ma le Autorità risultano completamente assenti ed impotenti, incapaci nel corso di questi anni di assumere delle iniziative incisive a tutela della Zona Speciale di Conservazione. Inutile sperare nel senso di responsabilità dei gestori del bussines del trasporto passeggeri e degli altri diportisti che ancorano pure indisturbati a ridosso dell’Isola Dino danneggiando la sottostante posidonia oceanica.
Malgrado la normativa comunitaria e regionale di tutela anche l’Autorità dell’Ente Parchi Marini Regionali ,subentrata da anni, risulta completamente incapace di assumere la benché minima iniziativa a tutela della sua stessa “ragione sociale”: una struttura amministrativa improduttiva ed inefficiente per precise responsabilità della politica regionale che non riserva al settore dei Parchi e delle Aree Naturali Protette attenzione e risorse.

Qualche giorno fa il Comandante della Guardia Costiera di Maratea, Tenete di Vascello Michele Lenti ha reso noto in un’intervista che i diportisti nella loro navigazione intorno all’Isola Dino non possono avvicinarsi a più di 150 m. dalla costa, salvo in un tratto dell’Isola Dino, quello adiacente la Grotta del Leone, dove l’interdizione è per 500 m.
In questo caso il Comandante Lenti fa riferimento alla Ordinanza della Guardia Costiera di Maratea n. 21/2010 con la quale nel tratto sud-est dell’Isola Dino, tra la banchina e al di la della Grotta del Leone è vietata la navigazione per pericolo di caduta massi e detriti anche dalle sovrastanti costruzioni e i comuni, ove sia tecnicamente possibile, e per noi lo è, istallano e mantengono una cartellonistica indicante il divieto, cartellonistica mai esposta.
Allora se queste sono le prescrizioni che abbiamo sentito direttamente dal Comandante della Guardia Costiera di Maratea, cosa ci fanno tutte queste imbarcazioni a motore trasporto passeggeri e non nelle grotte dell’Isola e specialmente nella Grotta del Leone dove gli ignari passeggeri vengono esposti ad un rischio dichiarato non da noi ma dall’Autorità marittima?

E’ possibile che di fronte alla palese e continua violazione delle Ordinanze della Guardia Costiera, questa, insieme alle altre Autorità presenti e competenti nella tutela della ZSC e della sicurezza non abbiano mai trovato fino ad oggi il modo di programmare per tempo e di assumere qualche iniziativa concreta e materiale per porre rimedio a questa situazione?
Abbiamo chiesto, da parte nostra, che venga adottata una regolamentazione per favorire tutela e valorizzazione delle nostre bellezze naturali, ma nessuno si è fatto avanti , nessuno ha mosso un dito e ci ha messo la faccia.
Invitiamo tutti coloro che condividono questa nostra posizione e si trovano nei pressi delle grotte di inviarci le foto da vicino per monitorare e mostrare gli impatti che si determinano sul paesaggio costiere ,sulle grotte e sulla sicurezza.

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino
17 luglio 2022
Foto del 13.15 e 16 luglio c.a.