Facciamo subito una premessa. Politici come Franco Iacucci e Graziano Di Natale non ci sono mai piaciuti, non ci piacciono e mai ci piaceranno perché fanno parte della peggiore politica possibile, quella degli inciuci, dei papocchi e degli aumm aumm.
Detto questo, fa parte del nostro mestiere raccontare i loro screzi e le loro finte liti, tutte tese a dimostrare che ognuno di loro è integerrimo (!) e non scende a patti o peggio ancora a compromessi con il presunto avversario. Ora, sapete bene che in Calabria le cosiddette “larghe intese” esistono da decenni e che centrosinistra e centrodestra fanno solo finta di litigare mentre in realtà rubano allegramente insieme. Fa sorridere allora anzitutto la foga con la quale il consigliere provinciale Graziano Di Natale fa sapere che il presidente della Provincia Iacucci “inciucia” con Occhiuto e con quelli del centrodestra rispetto alla presentazione del bilancio (http://www.iacchite.com/provincia-salta-lapprovazione-del-bilancio-natale-basta-papocchi/).
Ma fa sorridere ancora di più la replica dello stesso Iacucci, evidentemente costretto a rinviare l’approvazione del bilancio stesso e a darne giustificazione. Ecco cosa si legge testualmente dalla replica affidata al suo ufficio stampa.
“… Il presidente della Provincia ha comunque rassicurato i dipendenti, per i quali non ci sarà nessun problema e il loro giusto salario sarà garantito al cento per cento: “Questo ritardo non inficerà i vostri diritti in nessun modo e cercheremo, anzi, di dare risposte ulteriori in relazione a incentivi e progetti mirati. Ci sarà solo un ritardo nell’approvazione formale del Bilancio, che avevamo cercato di accelerare per liberare risorse che sono indispensabili in alcuni settori significativi come l’edilizia scolastica e la viabilità”.
Ma per Iacucci il problema, a questo punto, è politico: “Ne prendo atto politicamente e la discussione sarà fatta all’interno del gruppo e del partito, ma voglio sottolineare che anche rispetto al Bilancio approvato il 20 dicembre 2016 – con Presidente facente funzioni lo stesso Di Natale – non vennero rispettati i tempi, ma il Consiglio, di cui io stesso facevo parte, approvò il documento finanziario per il bene dell’ente”.
Enzo Iannacci e Paolo Rossi avrebbero magistralmente sintetizzato così: “I soliti accordi”.