Pupo vola al Cremlino per fare il giurato al Sanremo russo

(ANSA) – Ha fatto il giro del web la notizia della partecipazione di Pupo come membro della giuria a Road to Yalta, festival di musica internazionale russo giunto alla quinta edizione dove – come si annuncia sul sito ufficiale – le “canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo” e il cantante italiano è “special guest”, come si riporta con enfasi in home page. L’appuntamento musicale si apre oggi al Palazzo di Stato del Cremlino.

Anche su Instagram la partecipazione di Pupo è messa in grande evidenza: il “leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa – viene scritto – è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone”. Nel videoclip Pupo assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra canta ‘Bella Ciao’ sul palco della manifestazione che due anni fa si svolgeva come da tradizione a Yalta, in Crimea.

Non è la prima volta che Pupo vola in Russia per motivi professionali, dato che è molto amato dai russi, ma certo nel 2021 la situazione era senz’altro molto diversa da quella attuale. Contattato, l’artista non ha voluto rilasciare commenti.

Al Bano si dice basito. «Pupo è libero di fare ciò che vuole, indubbiamente. Ma bisogna chiedersi davvero se sia opportuno, in questo momento, andare a fare le star in Russia», commenta il cantante che tra gli anni ’80 e ’90 ha goduto di grande fama nell’Unione Sovietica. Oltre ad essere stato in passato un grande stimatore di Putin, finché non ha iniziato l’invasione in Ucraina. Al Bano non ha intenzione di chiamare il collega, ma si dice in attesa di un intervento della diplomazia. Poi ribadisce quanto già detto lo scorso mese: «Quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace: uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca». Al Bano aveva diversi concerti a Mosca e San Pietroburgo lo scorso autunno, ma ha deciso di cancellarli per una questione morale: «Nella vita uno deve avere anche dei principi», dice.