Ranzani e il Cosenza: quando il diesse portò a Ferrara le scarpe di Bergamini

A Cosenza sono in tanti in queste ore a ricordare Roberto Ranzani, lo storico direttore sportivo dei Lupi, morto oggi a 74 anni.

Ranzani aveva costruito la squadra che nel 1988 regalò al Cosenza la gioia più bella dell’era moderna del calcio: il ritorno in Serie B dopo 24 anni. In quella squadra c’erano tutti i suoi ragazzi: Gigi Simoni, Claudio Lombardo, Sergio Galeazzi, Denis Bergamini e Michele Padovano. Li aveva scoperti lui sui campi del Nord e li aveva portati a fare grande il Cosenza.

Ranzani era a Cosenza quando venne assassinato Denis Bergamini. E’ stato tra i primi ad arrivare a Roseto Capo Spulico ed è stato tra i più convinti nel respingere sdegnosamente l’infamia del suicidio. Ha lottato con tutte le sue forze per la verità. Fino alla fine.

images

Qualche mese dopo la morte di Denis, era stato proprio Ranzani a far arrivare alla famiglia Bergamini le scarpe del loro ragazzo, scampate al “raid” per fare scomparire gli oggetti. A papà Domizio gliele diede proprio il direttore sportivo del Cosenza, che le aveva avute da uno dei magazzinieri della squadra insieme a un messaggio da portare: a fine campionato quella persona sarebbe andata dai genitori di Denis e avrebbe raccontato quello che sapeva sulla sua morte.

berga1

Purtroppo, quella persona non è potuta andare dai Bergamini. Ma Ranzani e tutti i cosentini sanno bene cosa c’è dietro alla morte di Denis. Ed è un vero peccato che Ranzani non possa essere tra noi quando finalmente arriverà la verità.