Re Carnevale prende possesso di Castrovillari: che la festa mascherata abbia inizio

E’ tempo di fare festa. La città di Castrovillari si abbandona alla follia, l’allegria prende il sopravvento. Le maschere regnano indiscusse in ogni angolo della città. Re Carnevale, dopo il contrasto con Quaresima (che attende di arrivare) ha preso possesso della città di Castrovillari: la festa mascherata più antica di Calabria può avere inizio. Sul palco di Piazza Municipio anche il sindaco, Domenico Lo Polito, si è dovuto arrendere – si fa per dire – alla travolgente passione del Carnevale consegnando al protagonista dei prossimi cinque giorni di festa le chiavi della città.

E’ il rituale che simboleggia il via ufficiale della 66ª edizione del Carnevale di Castrovillari che la Pro Loco organizza in patrocinio e sinergia con l’amministrazione comunale della città del Pollino. Il giovedì grasso in città si caratterizza per la Sirinata d’a savuzizza che anima proprio in queste ore “a vanedda a chiazza” ovvero, Via dei Martiri- Piano dei Peri. In ogni “catuio” (magazzino) della zona i gruppi goliardici iscritto al “Concorso delle Serenate” animano con canti e cibo della tradizione l’accoglienza di coloro che scelgono di vivere questo appuntamento di socialità e festa. Un’apposita giuria composta da diverse associazioni di Castrovillari, decreterà il gruppo vincitore che sarà poi premiato nel corso del Gran Galà del Folklore lunedì 12 febbraio.

Ma prima di dare il via alle serenate tradizionali, è andato in scena “Il primo sproloquiare di Organtino”  di Francesco Gallo e Domenico Martire. Ad Organtino, maschera del Carnevale di Castrovillari, è stato affidato uno sproloquio, un discorso inconcludente, per raccontare alcune storture del vivere quotidiano. Presenti Lampreda e il dottor Balanzone, avvocato a cui il ricco massaro. Ogantino, ha chiesto aiuto per difendersi dalle ruberie dei suoi pastori, uno di fianco all’altro, sul balcone della Pro Loco di Castrovillari, luogo dove la festa carnascialesca è iniziata oltre mezzo secolo fa, riprendendo una tradizione ancora più antica (dal 1635) di Cesare Quintana.

Nelle vesti di Organtino, Camillo Maffia, in quelle del Dottor Balanzone, Luca Camastri, in quelle di Lampreda, Marina Aloisio. Su Via Roma ancora si è potuto assistere a “La Fame dello Zanni” con Luca Comastri di Fraternal Compagnia. Prima della consegna delle chiavi da parte del sindaco a Re Carnevale (Rosario Rummolo, nella foto di Giuseppe Iazzolino) ecco il contrasto con la Quaresima (Martina Aloisio) a cura dell’Associazione Menodiunterzo.