Reggio. A Mosorrofa l’Albero della Sicurezza in memoria di Fabrizio Nicolò

REGGIO CALABRIA – La parrocchia San Demetrio, l’Azione Cattolica di Mosorrofa, l’Anmil e la Fondazione Anmil anche quest’anno propongono, in collaborazione col Movimento lavoratori di azione cattolica (Mlac), in piazza San Demetrio a Mosorrofa l’Albero della Sicurezza per sensibilizzare la popolazione sulla triste realtà di infortuni e morti sul lavoro in continuo aumento. Dai dati infortunistici forniti dall’Inail aggiornati a ottobre 2025, dai quali si contano 896 vittime per infortuni sui luoghi di lavoro in Italia, si evince un +0,7% di aumento rispetto alle 890 registrate nello stesso periodo del 2024.  Anche le denunce di infortunio complessive continuano ad aumentare con un incremento registrato del +1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’albero che quest’anno sarà dedicato alla memoria di Fabrizio Nicolò, tragicamente deceduto per un incidente sul lavoro un anno fa, il 29 ottobre 2024, è nato da un’idea dell’artista Francesco Sbolzani, è composto da 25 caschi di protezione per prevenire gli infortuni sul lavoro. Posto nella piazza principale del paese, verrà inaugurato sabato 13 dicembre alle ore 18.30.

Ci sarà la benedizione officiata dal parroco sac. Domenico Labella che rivolgerà anche un suo pensiero alla comunità. Farà seguito Pasquale Andidero, presidente dell’Azione Cattolica di Mosorrofa, che proporrà un ricordo di Fabrizio ed esporrà alcune note di Papa Leone XIV sulla dignità del lavoratore e la necessità di poter lavorare in sicurezza.

Concluderà l’evento Francesco Costantino, presidente nazionale della Fondazione Anmil, che racconterà il vissuto quotidiano dei troppi incidenti che ancora avvengono nonostante le tante accorate dichiarazioni da parte di tutti di voler ridurre ed eliminare questi tristi eventi.

Sull’albero campeggerà anche il casco di protezione di Fabrizio come monito e invito a chi passandoci davanti, che sia lavoratore, imprenditore o cliente, a soffermarsi un attimo a pensare cosa può fare, nel proprio piccolo, per rendere più sicuro ogni posto di lavoro e anche, guardandosi indietro, riflettere su cosa ha fatto per renderlo “più a rischio”.

“Sappiamo benissimo – che non sarà l’albero della sicurezza o la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro che si celebra il 28 aprile di ogni anno a ridurre la piaga degli incidenti sul lavoro, ma sono necessarie e utili per contribuire a far crescere la consapevolezza sia nei lavoratori che nei datori di lavoro che nessun guadagno economico può giustificare il rischio a cui si va incontro, e che le tristi statistiche ci dicono che non siamo ancora sulla buona strada”.