Reggio, caso contatori. Veronese: “Bilanci opachi e responsabilità politiche: la verità non si querela”

NOTA STAMPA PROF. SIMONE VERONESE

Negli ultimi giorni ho sollevato pubblicamente un fatto di estrema gravità che riguarda la gestione dell’acqua pubblica da parte del Comune di Reggio Calabria. Un fatto documentato, non un’opinione personale, che chiama in causa trasparenza, correttezza amministrativa e, soprattutto, rispetto per i cittadini.

Grazie a un accesso agli atti regolarmente presentato, ho ottenuto documentazione ufficiale da Sorical, l’ente che gestisce il servizio idrico del Comune dal 2023. Dalle carte fornite si evince in modo chiaro e inequivocabile che gli immobili comunali – scuole, uffici pubblici, cimiteri e altri edifici – non sono dotati di contatori dell’acqua dal 1996 da quando diventa obbligatorio l’istalazione degli stessi anche per le pubbliche amministrazioni. Questo significa che per anni il Comune non ha registrato né rendicontato i propri consumi idrici, omettendoli dai bilanci.

“Saranno gli elettori a giudicare la credibilità di chi ha sottratto i voti del centrosinistra per finire nella Lega nord di Salvini, il partito che odia il Mezzogiorno” la nota del consigliere

Il risultato? La spesa legata all’acqua consumata dalle strutture comunali è stata spalmata sui cittadini, che hanno pagato inconsapevolmente anche per i consumi dell’Ente. Una pratica che configura un danno erariale, una truffa ai danni della collettività e, potenzialmente, anche reati come il furto d’acqua  e il falso in bilancio.

Il vicesindaco Paolo Brunetti, che ha avuto la delega al servizio idrico per nove lunghi anni, e il consigliere Giuseppe Barreca, attualmente titolare della deroga sul settore, anziché chiarire i fatti e presentare spiegazioni fondate, si sono affrettati a bollare come “falsità” quanto da me denunciato, annunciando querele e azioni legali.

Il vicesindaco risponde alle dichiarazioni rilasciate dal professore reggino sulla questione relativa all’utilizzo dell’acqua negli edifici pubblici comunali

Ai diplomati Brunetti e Barreca rivolgo un invito semplice e diretto: non sprecate tempo a cercare avvocati per intentare querele infondate. Consigliate a chi è responsabile di questo colossale imbroglio di cercarsi al più presto dei bravi penalisti e contabili, perché davanti alla magistratura – e non davanti ai giornalisti – dovranno spiegare il motivo per cui il Comune ha nascosto i propri consumi e caricato i costi sui cittadini.

La verità fa male solo a chi ha qualcosa da nascondere. E non sarà certo una minaccia o una sospensione dai ruoli sindacali a fermare chi, come me, ha scelto di stare dalla parte dei cittadini, della legalità e della giustizia.

Il professore annuncia la sospensione dal sindacato, citando una frase del giudice Falcone “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”

Chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di agire con trasparenza, correttezza e rispetto per i cittadini.  La fiducia dei reggini non si difende con le querele, ma con i fatti. E i fatti, oggi, sono sotto gli occhi di tutti.