‘NDRANGHETA E POLITICA A REGGIO, OPERAZIONE “DUCALE”
Dall’ordinanza dell’inchiesta “Ducale”
I risultati delle elezioni comunali del 20 e 21.9.2020: l’affermazione del candidato SERA Giuseppe Francesco e il fallimento di DATTOLA Luigi. La necessità del ballottaggio, la vittoria del candidato FALCOMATA’ Giuseppe e la conseguente elezione a consigliere comunale di SERA Giuseppe Francesco
Le elezioni comunali del 20 e 21 settembre 2020 si concludevano senza il raggiungimento del quorum previsto per l’elezione diretta a sindaco (50% + 1 dei voti), pertanto, si rendeva necessario il ricorso al turno di ballottaggio fissato, per il 4 e 5 ottobre dello stesso anno, tra i due candidati con il maggior numero di preferenze:
FALCOMATÀ Giuseppe (centrosinistra) che aveva ricevuto ìl 37,2% dei voti;
MINICUCI Antonino33″ (centrodestra), con il 33,7 % di voti.
SERA Francesco Giuseppe, candidato consigliere nella lista del Partito Democratico, otteneva 1.029 voti, arrivando quarto nella lista che, al primo turno, riusciva ad eleggere i seguenti consiglieri comunali:
CASTORINA Antonino con 1.510 preferenze;
ALBANESE Rocco con 1.108 preferenze;
MARINO Giuseppe con 1.070 preferenze.
Entrando nel dettaglio dei voti in favore del candidato sostenuto dalla cosca ARANITI, si anticipa che, anche in questa occasione come accaduto per il patto con il NERI in occasione delle regionali, il BARILLA’ non si limitava a sfruttare l’aura della cosca ARANITI per raccogliere i voti promessi a SERA ma, dirigendo l’abile giostra dei rappresentanti di lista e degli scrutatori, soprattutto all’interno del seggio di Sambatello, si curava di far risultare i voti garantiti mediante il (quasi) perfetto sistema di brogli collaudato nella precedente tomata elettorale.
Detto sistema porterà a segnare i voti in modo molto complesso, di modo da far verificare che oltre al sostegno sicuro per il candidato SERA, risultassero anche gli altri eventuali voti per candidati che, per le diverse esigenze manifestate al BARILLA’ dai vari soggetti con cui si era interfacciato, potevano essere accoppiati al candidato prescelto dalla cosca.
Nel dettaglio, in base alle schede votate acquisite alla Sezione 88, il candidato SERA Giuseppe Francesco aveva ricevuto i seguenti voti:
SERA 46 voti;
SERA/PENSABENE: 7 voti;
SERA/MUSSO: 6 voti
Al termine del conteggio, essendo risultato quarto eletto, l’assegnazione del seggio al candidato SERA Francesco Giuseppe era subordinata all’elezione a sindaco di FALCOMATA’ Giuseppe e al conseguente scatto del c.d. premio di maggioranza. Pertanto, la macchina elettorale della cosca ARANITI doveva nuovamente attivarsi.
Al contempo, veniva ormai acclarata la sconfitta del candidato DATTOLA Luigi detto Luigione, per il quale il NERI aveva provato a chiudere, invano, l’accordo per il relativo sostegno elettorale con il BARILLA’. Pertanto, era giunto anche il momento del regolamento di conti tra il NERI e il BARILLA’, poiché il primo si sentiva tradito dal voltafaccia di quest’ultimo che, come visto, pur ritenendolo giustificato dal fatto di dover aderire alle indicazioni del capocosca ARANITI Domenico – che aveva stretto il patto elettorale con il SERA – era arrivato a campagna elettorale già avviata.
Quest’ultima circostanza, in particolare, verrà utilizzata abilmente dal NERI che, con il pretesto del mancato sostegno elettorale al “suo” candidato DATTOLA, cercherà inizialmente di allontanarsi dal BARILLA’ e dal gruppo di Sambatello, di modo da non alimentare ulteriormente le notizie circa il suo accostamento alla cosca ARANITI, ormai consolidatesi, specie la già citata diffusione mediatica di alcuni atti di Eyphemos e degli articoli apparsi su Iacchité.
Tali notizie, infatti, avevano sostanzialmente bloccato l’ascesa politica del NERI che, per il numero di voti presi alle elezioni regionali, avrebbe potuto aspirare ad incarichi apicali all’interno della compagine governativa regionale e nell’organigramma del proprio partito.
La constatazione del mancato sostegno elettorale del gruppo di Sambatello per il suo pupillo DATTOLA, unita alla paura di subire indagini per i suoi rapporti con la cosca ARANITI, porterà quindi il NERI ad attuare una prima manovra di allontanamento da BARILLA’ Daniel e dalla sua cerchia.
Manovra che sarà apertamente dichiarata più volte dal NERI, specie al suo factotum IANNO’ Mario e che, tuttavia, sarà poi oggetto di una clamorosa retromarcia, una volta che, a seguito dell’improvvisa morte della Presidente della giunta reginale calabrese, Jole Santelli, saranno indette nuove elezioni regionali e, quindi, sarà nuovamente necessario ricorrere ai voti della cosca ARANITI.
Si ripercorrono, in sintesi, i passaggi più rilevanti della frizione tra il NERI e il BARILLA’:
– il 17.09.2020, dopo aver compreso il comportamento tenuto dal BARILLA, mentre era in compagnia di NESCI Denis”, MANNARINO Giovanni3353 e IANNÒ Mario”, il NERI, commentando le battute finali della campagna elettorale per le comunali, affermava: «ora a Daniel guarda, lo mando a fanculo… tanto se ci prende per il culo… se se… se ce li manda apposta per prenderci per il culo, lo capiamo subito»…
– nella medesima giornata, durante la telefonata delle ore 22.12 con il candidato ormai dato per sconfitto, DATTOLA Luigi, NERI Giuseppe parlava del suo impegno profuso nel ricercare voti nel comprensorio di Gallico e, nel medesimo contesto, riferendosi ancora a BARILLA Daniel dichiarava: -«lo mando a fanculo definitivamente poi»… «me lo doveva dire prima, con evidente riferimento al voltafaccia elettorale in favore del candidato SERA. Proseguendo, il NERI raccontava al DATTOLA di aver incontrato nuovamente il BARILLÀ e che questi aveva giustificato il proprio comportamento sostenendo che la scelta di non votare più per il candidato indicato dal NERI non era dipesa dalla sua volontà mentre NERI, accogliendo sostanzialmente le sue giustificazioni, gli rimproverava la tardività della relativa comunicazione
Le ragioni giustificative del cambio di casacca da parte del BARILLA’, venivano esplicitate dallo stesso NERI nella fondamentale conversazione ambientale registrata alle ore 16 della medesima giornata del 17.9.2020, durante la quale spiegava al suo fedelissimo IANNO’ Mario di aver appreso, direttamente dal BARILLA’, che la scelta di abbandonare il sostegno elettorale a favore del suo pupillo DATTOLA e di dirigere il consistente pacchetto elettorale a sua disposizione era stata dettata direttamente dal suocero ARANITI Domenico, a seguito della “chiamata” che questi aveva ricevuto da parte dello stesso candidato SERA Giuseppe («ha chiamato mio suocero giovedì scorso»). Per questo motivo, concludeva il NERI, il BARILLA non aveva avuto altra scelta («stretto» da «suo suocero, capito?… È andato da suo suocero e gli ha detto “oh, eh eh… ” e si è vergognato a dirlo»).
Quanto appena sostenuto riceveva conferma direttamente dal BARILLA’, in una frase pronunciatq il medesimo 17.09.2020, allorquando, dopo aver definitivamente sciolto ogni riserva sul suo appoggio a SERA Giuseppe Francesco, affermava: «…comunque devo dirti… se vince MINICUCI, io me ne fotto!… perché a me… tanto Peppe SERA viene eletto… me ne fotto… ma il problema non è il fatto di MINICUCI o di FALCOMATÀ, il problema è che tutti votano FALCOMATÀ… alla fine a chi cazzo devi votare».
La strategia del NERI a quel punto era, come anticipato, approfittare dell’occasione di frizione con il BARILLA’ per allontanarsi dal gruppo di Sambatello, come dimostrato dalla conversazione intercettata il giorno successivo, il 20.9.2020, e dalla risposta data al DATTOLA circa la possibilità di prendere voti nella frazione di Sambatello (DATTOLA: «usciamo a zero o li prendiamo… quattro, cinque» NERI: «zero» «se ce la danno bene ma se no ce ne fottia… me ne fotto di loro…Non gli ho risposto al telefono, mi hanno chiamato ora»).
La circostanza che il NERI si rifiutasse improvvisamente di rispondere alle chiamate di BARILLÀ Daniel veniva altresì confermata da quest’ultimo, nelle conversazioni intrattenute a seguito della chiusura del primo turno.
Difatti, il 23.09.2020:
alle ore 16.32, BARILLÀ Daniel contattava SCOPELLITI Francesco, avvertendolo del fatto che aveva inviato un messaggio vocale a «Mario» (IANNÒ, autista di NERI Giuseppe, ndr) «e l’ho insultato. Non mi risponde Barack Obama». Continuando, i due interlocutori tornavano nuovamente a commentare i risultati elettorali del primo turno ed il BARILLÀ, nell’elogiare la strategia politica di FALCOMATÀ, riteneva invece scarsamente proficuo l’approccio del Consigliere Regionale NERI Giuseppe: «il caro tuo amico Giuseppino, che cazzo ha fatto questo mongolo, dimmi a chi si è blindato» aggiungendo che «se un Consigliere Regionale non ha trecento, quattrocento voti da poter spostare, allora che cambi mestiere». Il BARILLA si diceva deluso del fatto che il NERI non rispondesse alle sue telefonate – «non mi rispondi tu?! Cioé chi cazzo ti ha calcolato mai».
5. Il ballottaggio per le elezioni comunali del 4 e 5 Ottobre e il sostegno degli Araniti al candidato sindaco FALCOMATA Giuseppe
I voti raccolti dal candidato SERA al primo turno delle elezioni comunali — ove era risultato quarto tra i candidati del centrosinistra che appoggiavano la candidatura a sindaco di FALCOMATA’ Giuseppe — non erano sufficienti all’elezione diretta a consigliere comunale ma imponevano la vittoria, al ballottaggio, del candidato sindaco dallo stesso supportato, di modo da poter beneficiare del premio di maggioranza e così finalmente occupare il posto desiderato in seno al consiglio cittadino.
La situazione descritta era ben chiara al BARILLA’ che, per raggiungere l’obiettivo della cosca ARANITI di piazzare un suo uomo tra le fila del consiglio comunale reggino, decideva di puntare senza indugio sulla elezione a sindaco di FALCOMATA’.
La tesi è emblematicamente confermata dalla conversazione di poco successiva all’inizio della campagna elettorale a favore del FALCOMATA’, datata 3.10.2020, durante la quale il BARILLA’, parlando delle prossima tornata elettorale con tale Nato (non compiutamente identificato), dichiarava: «io voto FALCOMATA perché se sale FALCOMATA sale un amico mio: Peppe SERA … che fa l’assessore all’urbanistica»…
Il BARILLA’ e la cosca ARANITI iniziavano, conseguentemente, ad attivare i loro consueti canali per favorire l’elezione del FALCOMATA’ che, dal suo canto, per l’evidente timore della sconfitta elettorale, accoglieva volentieri le strategie elettorali del pupillo degli ARANITI, superando la ritrosia iniziale che fino a questo momento aveva caratterizzato il loro rapporto.
Ebbene, i prodromi del futuro accordo tra i due erano già evidenti dalle conversazioni intercettate in prossimità della comunicazione dei risultati del primo turno elettorale, nella mattinata del 21.9.2020, allorquando era già chiara la necessità di ricorrere al ballottaggio per l’elezione del sindaco reggino, conversazioni in cui BARILLA Daniel indicava al FALCOMATA Giuseppe la strada da percorrere insieme: «se al ballottaggio si arriva con MINICUCI dovremmo vincere facile», suggerendo al contempo di «chiudere le piccole frazioni», per accrescere il consenso elettorale.
Iniziava così la campagna elettorale a favore del FALCOMATA’ che, come per le altre occasioni di voto, prevedeva il coinvolgimento dei fedelissimi del BARILLA’, a partire da BORRUTO Ignazio.
Difatti, il 23.09.2020, dopo l’ufficializzazione del ballottaggio, BARILLÀ Daniel dopo aver informato BORRUTO Ignazio dei contatti presi con il Sindaco uscente FALCOMATA Giuseppe e della sua richiesta di organizzare un incontro nei prossimi giorni, chiedeva e otteneva la disponibilità del BORRUTTO, rassicurandolo della vittoria elettorale («penso che vinca lui»).
Nella stessa giornata, dialogando con SCOPELLITI Francesco detto Checco, rivelava a quest’ultimo dell’imminente incontro con il FALCOMATA’ e dell’accordo per il suo sostegno elettorale («pomeriggio vedo se mi devo vedere con FALCOMATA’ e ci sedianzo»).
Due giorni dopo, il 25.9.2020, si registra la fondamentale conversazione tra il FALCOMATA’ e il BARILLA’, in cui il primo contattava quest’ultimo, chiedendo espressamente il suo aiuto («che vogliamo fare … ho bisogno di una grande, grande mano») per ottenere la vittoria al ballottaggio, ricevendo garanzie in tal senso e una piano di pronta attuazione («dobbiamo vincere.. noi ci dobbiamo vedere… ti dico quello che penso io, poi nei prossimi giorni… facciamo due incontri e via e poi non dobbiamo vederci più. E ci vediamo… il sei»). A quel punto, il FALCOMATÀ, lo invitava a vedersi presso la sede del suo comitato elettorale, dandogli la disponibilità di un accesso riservato da un’entrata laterale che, tuttavia, il BARILLA’ non sfruttava, avendo ormai deciso di schierarsi apertamente per la sua elezione, giustificando detta scelta sulla base del fatto che oramai era ormai chiara la sua posizione, per via dell’aperto sostegno a «Peppe SERA».
Nel giorno immediatamente successivo, il 26.09.2020, si registrava l’attivismo di BARILLÀ Daniel nel reperire consensi elettorali in favore di FALCOMATÀ Giuseppe e il suo confronto con quest’ultimo sul punto: «Sindaco buongiorno, allora io mi sono fatto una chiacchierata con un paio di persone… poiché bisogna essere operativi, è inutile fare cene, cenette e incontri e aperitivi, cioé bisogna fare incontri singoli, quindi se tu mi dici il giorno, io cioé mi… mi dai… guarda quattro ore la mattina sono con te, io mi fisso dieci appuntamenti e ci vediamo, capito? Poi magari tutto il mio gruppo, quello stretto, giusto per… per dirglielo, alla fine ci vediamo tutti… con tutti quanti. Però questi incontri singoli è meglio farli perché bisogna essere operativi, è inutile fare cene e cenette che non portano a niente quelle, sono tutte parate. Fammi sapere tu quando e io organizzo tutto»…
La strategia dettata dal BARILLA, in sintesi, reputando inutili «cene e cenette e…aperitivi», prevedeva di «fare incontri singoli» nell’ordine di «dieci appuntamenti» e un incontro finale con «tutto il mio gruppo», indicazioni che effettivamente verranno seguite alla lettera dal FALCOMATA’ come di seguito illustrato.
Questi in sintesi in passaggi della campagna elettorale effettuata dal BARILLA’ e dal gruppo di Sambatello in favore del candidato FALCOMATA’ Giuseppe, come emersi dal compendio intercettivo:
in data 26.9,202000, BARILLÀ Lorenzo, dipendente della Regione Calabria residente a San Giovanni di Sambatello, illustrava al BARILLA’ il suo programma in favore del FALCOMATA’ cercando di capire l’orientamento di voto della gruppo di Sambatello («ma per questo sindaco cosa fate voi»), spiegandogli di aver sentito il candidato FALCOMATA’ il giorno precedente e di avergli indicato i possibili attivisti su cui puntare nelle frazioni di Diminuiti e San Giovanni di Samabtello, per poi proporgli di incontrarli. BARILLA’ , dal proprio canto, confermava il proprio appoggio al FALCOMATA’, sostenendo che nella settimana entrante avrebbe accompagnato il sindaco FALCOMATÀ in giro nel comprensorio di Gallico/ Sambatello.
Nella medesima giornata, alle ore 11.02, nella conversazione con SCHIRRIPA Marco raccontava di aver incontrato, il giorno precedente, il Sindaco FALCOMATA’ Giuseppe e che quest’ultimo gli aveva chiesto un sostegno elettorale «una mano concreta», «su Calotta, su Gallico», aggiungendo di aver messo al corrente il sindaco dell’ interlocuzione avuta — tramite lo stesso SCHIRRIPA — con «MURACA», ossia MURACA Giovanni, assessore ai lavori pubblici e patti per il sud, neo consigliere eletto nella lista Svolta a sostegno di FALCOMATA’. Proseguendo il discorso il BARILLA’ riferiva di aver esposto al Sindaco i suoi «ragionamenti» e di avergli parlato dei possibili attivisti per la sua campagna elettorale («gli ho parlato di Checco, gli ho parlato di Dintinniti che sono quei ragazzi della …(inc)… dell’ATAM »;
dal suo canto il FALCOMATÀ gli aveva chiesto un intervento su tale «Checco», che si comprenderà essere SCOPELLITI Francesco detto Checco, soggetto vicino all’ormai consigliere regionale di Fratelli d’Italia NERI Giuseppe, per fargli ottenere la vittoria nella frazione di Salice («mi può far vincere su Salice»). Nella medesima conversazione il BARILLÀ, dopo aver illustrato il chiarimento avuto con il FALCOMATA’ sulla questione dei voti disgiunti nella prima tornata elettorale comunale (si ricorderà che il BARILLA’ aveva vincolato il voto del gruppo di Sambatello in favore del SERA per poi concordare una serie di voti disgiunti di modo da non scontentare nessuno o comunque per mediare le esigenze personali manifestati dagli elettoroli a cui aveva chiesto il supporto elettorale in favore del suo candidato) e le ragioni esposte a quest’ultimo — sostanzialmente riconducibili alla lotta supportata dal BARILLA’ per evitare che le ecoballe venissero smaltite nella discarica di Sambatello —, si mostrava titubante sulla successiva disponibilità del FALCOMATA’ nel caso di elezione.
Tuttavia, pur mostrando le sue perplessità sulla effettiva utilità della figura del FALCOMATA’ nello scacchiere politico a disposizione degli interessi del BARILLA’ e della cosca ARANITI, il suo sostegno era sostanzialmente funzionale a piazzare il SERA all’interno del consiglio comunale, avendo già concordato con questi la sua messa a disposizione, come dimostrato dalle condotte immediatamente successive alla sua elezione. Per tali motivi, insisteva nel sostegno al FALCOMATA’, informando lo SCHIRRIPA di ritenere opportuno un incontro con il Sindaco e di «andare in… pochi… a fare un ragionamento di tipo politico»; strategia quest’ultima precedentemente concordata con il suo fedelissimo CATALANO Paolo Pietro.
Nella medesima giornata del 26.9.2020, BARILLÀ Daniel, ottenuta la disponibilità di FALCOMATÀ per il pomeriggio del giorno successivo, contattava diversi soggetti — tra cui SCOPELLITI Francesco detto Checco, come richiesto dallo stesso FALCOMATA’ — per organizzare una serie di incontri con il candidato nel comprensorio di Gallico/Sambatello, tenendo informati sia quest’ultimo sia il SERA.
Al contempo, ancora nella frenetica giornata del 26.09.2020, BARILLÀ Daniel, con la fondamentale intermediazione di CATALANO Paolo Pietro, organizzava un ulteriore appuntamento tra FALCOMATA’ e l’imprenditore POLITO Ferdinando detto Nando, il quale, così come la LA ROCCA Annunziata, in occasione delle elezioni regionali del gennaio 2020, aveva supportato il candidato consigliere NERI Giuseppe su indicazione del CATALANO.
I due rappresentanti della cosca ARANITI facevano il punto della situazione, pianificando i prossimi appuntamenti con i potenziali elettori da mettere in agenda.
Dalla predetta conversazione tra i due emergeva che, il CATALANO, oltre all’imprenditore POLITO, aveva pianificato anche l’incontro tra FALCOMATA e «Tonino», ossia SCORDO Antonio detto Tonino, padre di SCORDO Francesco cl. 93, entrambi apparsi già nella campagna elettorale svolta in precedenza a favore del NERI ed, in particolare, SCORDO Francesco, facente parte del gruppo di Sambatello diretto dal BARILLA’, presente alla riunione che aveva sancito l’apertura della campagna elettorale Regionali 2020 in favore di NERI Giuseppe.
La mattina seguente, il 27.09.2020, BARILLÀ Daniel e CATALANO Paolo interloquivano sulla scaletta degli appuntamenti organizzati in favore del candidato FALCOMATA’: «verso le tre e un quarto … sempre alla casa della solidarietà» era stato predisposto un incontro alla presenza di «Cheeco» SCOPELLITI e di «Ignazio» BORRUTO, a seguire, «alle quattro meno un quarto», l’appuntamento con «Tonino» SCORDO, poi la visita al dittificio»’ di POLITO Ferdinando ed infine «alle quattro e mezza … al centro diurno» con LA ROCCA Annunziata.
Alle ore 14.49 della medesima giornata, saliva a bordo del mezzo CATALANO Paolo ed i due si recavano effettivamente presso uno dei luoghi concordati, «la Casa della Solidarietà», nel quartiere Catona, alla via Romana civ. 11. In tale frangente; il CATALANO informava BARILLÀ che l’incontro SCORDO/FALCOMATÀ avrebbe avuto luogo nel «giardino» dello SCORDO, in quanto ritenuto luogo ideale per preservarne la riservatezza: – « il giardino è più per fatti nostri»…
Per monitorare al meglio tutti gli appuntamenti, veniva predisposto un servizio di O.C.P. (Osservazione controllo pedinamento). Detto dispositivo aveva modo di osservare l’incontro, avvenuto all’interno della sede “Casa della solidarietà—Pasquale Rodatore”, al quale partecipavano sicuramente il duo BARILLA’/CATALANO BORRUTO Ignazio ed il sindaco FALCOMATA’ Giuseppe. Il servizio di o.c.p. consentiva di ricostruire le fasi dell’incontro;
alle ore 14.47 veniva notata l’autovettura SMART Coupé di colore nero con a bordo BARILLA’ Daniel, riconosciuto dai Militari operanti, in sosta allo svincolo autostradale di Gallico.
Dopo pochi minuti, presso lo stesso sito, giungeva l’autovettura FIAT 500L di colore blu con a bordo CATALANO Paolo Pletro, anche questi già noto ai militari operanti.
L’uomo, dopo aver parcheggiato il veicolo nei prassi dello svincolo autostradale di Gallico, scendeva dal proprio veicolo e saliva a bordo della SMART ove, unitamente al BARILLA’, si allontanavano lungo la via SS 18 in direzione Villa San Giovanni Il veicolo, seguendo un percorso logico, giungeva in via Romana della frazione Catona del Comune di Reggio Calabria ove si fermavano poco prima dell’ingresso della Stazione Ferroviaria. Scesi dalla vettura, i due accedono all’interno dei locali della sede della “CASA DELLA SOLIDARIETA’ – Pasquale ROTATORE” siti in via Romana civico 11;
alle ore 14.53, BARILLA’ Daniel e CATALANO Paolo Pietro accedevano all’interno della struttura sopra indicata.
Ore 15.05 Giungeva in via Romana, l’autovettura Fiat Tipo di colore bianco. Dal veicolo in sosta scendeva dal lato passeggero l’avvocato Giuseppe FALCOMATA, sindaco del Comune di Reggio Calabria, rkonoseiuto dai Militari operanti, il quale accedeva all’interno dei locali della struttura sopra indicata…
Ore 15,15 Giungeva in via Romana, proveniente dalla via dei Garibaldini, il motociclo Honda AFRICA Twin di colore bianco, condotto da BORRUTO Ignazio, conosciuto ai militari operanti, il quale dopo aver parcheggiato il mezzo, scendeva rd accedeva all’interno dei locali della struttura Casa della Solidarietà
Ore 15.52 Uscivano dai locali della Casa delle Solidarietà, FALCOMATA’ Giuseppe, BARILLA’ Daniel, CATALANO Paolo Pietro e BORRUTO Ignazio
Inoltre, dall’ascolto delle conversazioni intercettate a bordo dell’autovettura Smart Coupé in uso al BARILLÀ, emergeva che all’incontro sopra descritto aveva preso parte anche SCOPELLITI Francesco detto Checco, soggetto die, come illustrato in precedenza, lo stesso FALCOMATA’, nella programmazione della campagna elettorale fatta con il BARILLA’, aveva indicato come elemento chiave per «vincere su Salice».
La tesi è confermata dalle frasi pronunciate dal BARILLÀ subito dopo il suddetto incontro, con cui si lamenta con il CATALANO dell’atteggiamento assunto dallo SCOPELLITI alla riunione sostenendo che: «Checco parla un poco troppo»…
Successivamente, la coppia BARILLA’/CATALANO si dirigeva nel «giardino» di SCORDO Antonio, come programmato.
Anche in detta occasione, il servizio di O.C.P. (Osservazione Controllo Pedinamento) documentava la presenza dei seguenti soggetti:
Ore 15.52 Uscivano dai locali della Nuova Solidarietà, FALCOMATA’ Giuseppe, BARILLA’ Daniel, CATALANO Paolo Pietro e BORRUTO Ignazio. Nell’occasione BARILLA’ Daniel, CATALANO Paolo salivano a bordo della SMART, BORRUTO Ignazio si allontanava a bordo del proprio motociclo, mentre l’avvocato FALCOMATA’saItva a bordo della vettura FIAT Tipo di colore bianco. L’autovettura SMART, seguita dalla FIAT Tipo, seguendo un percorso logico, giungevano in via Fontanelle della frazione di Catona del Comune di Reggio Calabria.
Ore 15.55 Transitando lungo la via Fontanelle della frazione Catona del Comune di Reggio Calabria, si accertava la presenza delle autovetture FIAT Tipo e dell’autovettura SMART Coupè di colore bianco all’interno di una proprietà delimitata da un cancello in ferro.
In sostanza, alla riunione partecipavano BARILLÀ Daniel, CATALANO Paolo, BORRUTO Ignazio, SCORDO Antonio, FALCOMATÀ Giuseppe ed un uomo non meglio identificato.
Terminato detto incontro, BARILLA Daniel e CATALANO Paolo, a bordo della Smart Coupé in uso al primo e seguiti dalla vettura Fiat Tipo in cui era presente FALCOMATÀ Giuseppe, si recavano all’altro appuntamento programmato, presso il “birrificio reggino” di POLITO Ferdinando. Anche in questo caso l’incontro veniva registrato dal dispositivo di pedinamento:
” ..omissis…
Ore 16.18 Si notavano le autovetture SMART di colore nero &Tata FX266HB e l’autovettura FIAT Tipo di colore bianco, percorrere la via Fontanelle, imboccare la via Eiumarine per immettersi lungo la Via SS 18 in direzione di marcia Reggio Calabria. Il motociclo HONDA AFRICA Twin di colore bianco e rosso condotto dal BORRUTO Ignazio, invece, si allontanava lungo la via SS 18 in direzione del centro abitato di Catena. Le autovetture, seguendo un percorso logico, giungevano in via Rosario della finzione di Gallico del comune di Reggio Calabria, ove fermavano la marcia all’altezza del `Birrificio Reggino”. Gli occupanti dei veicoli, BARILLA’ Daniel, CATALANO Paolo Pietro ed il sindaco del Comune di Reggio Calabria FALCOMATA’ Giuseppe, accedevano all’interno dei locali della predetta affinità siti in Via Rosarno n.12 della frazione Gallico del Comune di Reggio Calabria.
Durante il tragitto verso il birrificio, CATALANO, come già avvenuto nel corso della campagna elettorale svolta a favore del NERI, esternava le sue preoccupazioni sulla necessità di aver un ritorno per il lavoro svolto, reputando che fosse necessaria «la fase di impostazione» ovvero prendere «a cuore un progetto», linguaggio che alludeva ancora una volta alle garanzie in ordine al necessario tornaconto che bisognava concordare con il FALCOMATA’.
Sul punto il BARILLÀ lo rassicurava, affermando che il portare in giro il FALCOMATA’ era solo per mostrargli l’impegno e i risultati che la loro macchina elettorale era in grado di garantire e che successivamente si sarebbereo seduti al tavolo che conta (« e poi ci sediamo noi»).
Terminata la riunione e risaliti a bordo della vettura per dirigersi verso l’ultimo appuntamento programmato alla cooperativa sociale “Collina del sole”, BARILLÀ e CATALANO, commentavano positivamente l’atteggiamento assunto dal FALCOMATÀ, sebbene CATALANO insistesse sull’idea di essere inseriti stabilmente nella struttura decisionale del candidato supportato.
Il giro di incontri programmato dal duo BARILLA’/CATALANO si concludeva nella frazione di Diminniti, con il coinvolgimento di ESPOSITO Stefania, così come desumibile dall’esame incrociato dei dati ricavati dalle risultanze tecniche e dal dispositivo di tracciamento degli spostamenti, così come risultante dall’analisi della PG operante;
alle ore 16.58, mentre era a bordo della vettura per dirigersi verso l’ultimo appuntamento programmato alla cooperativa sociale “Collina del sole”, BARILLÀ. Daniel leggeva un messaggio inoltratogli, evidentemente dal sindaco, contenente la proposta di recarsi a Diminniti: – saliamo a Dimminniti;
alle ore 17,21, BARILLA Daniel avvisava ESPOSITO Stefania di farsi trovare «al calvario» in modo tale da salire «direttamente a Diminnit;
alle ore 17.30, il dispositivo di OCP aveva modo di notare in sosta, lungo la via Casa Savoia di Gallico, le due autovetture in uso a BARILLA Daniel ed ESPOSITO Stefania…omissis…
Sulla figura di ESPOSITO Stefania pare opportuno ricordare che la stessa è cognata di ARANITI Domenico ed al primo turno elettorale aveva sostenuto — sempre su indicazione di BARILLÀ Daniel — il candidato SERA Giuseppe Francesco.
La conferma del suo attivismo a favore del FALCOMATA’ deriva dalla conversazione registrata poco dopo all’interno dell’autovettura in uso al BARILLA’, durante la quale la ESPOSITO, facendo riferimento alla ricerca di consensi elettorali, concordava con il primo le imminenti azioni da compiere («tu devi andare a qualche altra parte» ottenendo in risposta che «no… A compare Melo glielo devo dire solo»’; appreso ciò la ESPOSITO proponeva che «a compare Melo gli devi dire di passare da me e parliamo tutti …
Successivamente, il BARILLÀ riprendeva’ la marcia verso Sambatello, continuando però nella sua incessante opera di procacciamento di voti per FALCOMATA’, come dimostrato dal dialogo intercettato con un uomo non meglio identificato al quale chiedeva sostegno elettorale in favore di FALCOMATÀ Giuseppe, utilizzando quello che ormai era diventato il suo cavallo di battaglia, ossia la promessa di evitare lo smaltimento delle ecoballe a Sambatello («entro ottobre ci caccia le ecoballe»)…